Grazie allo schieramento di 160mila poliziotti e 200mila uomini delle forze armate il secondo e ultimo giorno di consultazione referendaria costituzionale si é concluso in Egitto senza incidenti o proteste di sorta, segnalando come l'appeal sulla popolazione della propaganda settaria ed estremista dei rimasugli della Fratellanza Musulmana sia ormai pressoché scomparso.
Il referendum si é aperto ieri con un'alta affluenza, che ha avuto una flessione nella giornata di oggi, pur rimanendo su percentuali significative. La nuova carta costituzionale riconosce un importante ruolo politico alle Forze Armate, permettendo allo Stato Maggiore di nominare autonomamente il Ministro della Difesa e permettendo ai tribunali militari di processare civili per certi reati.
Speriamo anche che il "riavvicinamento" tra Russia ed Egitto diventi un asse di ferro concreto. Speriamo in Al-Sisi
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