giovedì 27 novembre 2014

I parenti dei soldati ancora in mano ai terroristi si rivolgono a Nasrallah: "Libera i nostri figli come hai fatto con Ayyad!"

La notizia dell'ottenuta liberazione del militante di Hezbollah volontario in Siria Imad Ayyad, che era stato catturato dai terroristi takfiri, ha impresso in Libano una svolta alla vicenda dei militari dell'Armee Libanaise ancora prigionieri nella zona di Arsal.

Catturati in seguito a una delle battaglie dell'estate tra l'Esercito di Beirut e i militanti wahabiti, a differenza di un primo gruppo subito rilasciato, diversi altri membri dell'Armee sono ancora prigionieri.

I loro parenti si sono rivolti ufficialmente a Nasrallah, il Capo supremo del Partito di Dio sciita, pregandolo di produrre gli stessi sforzi fatti in Siria per ottenere la liberazione dei loro cari: figli, fratelli, mariti, padri.

"Il Governo dovrebbe prendere decisioni e iniziative chiare, di forza o di diplomazia, per risolvere questa questione: Hezbollah non é certo uno Stato eppure ha ottenuto la liberazione del suo uomo con rapidità ed efficienza"; così si é espresso uno dei parenti dei militari prigionieri.

2 commenti:

  1. Per che nn chiedono dai parlamentari d 14 marzo e/o il corrotto parlamentare nn mi ricordo come cazz... Si chiama.
    Vv la vittoria

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    1. Forse perché sanno che i parlamentari del 14 Marzo non sono manco in grado di trovarsi il buco del culo!

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