sabato 26 settembre 2015

Lo schieramento di truppe russe e iraniane permette ai comandanti siriani di spostare 3000 uomini sui fronti di combattimento!

 "Il Mondo si stupirà di quello che organizzeremo in Siria".
Così, a inizio estate, si era espresso il Generale Fantasma, Qassem Soleimani, veterano della Guardia Rivoluzionaria iraniana e 'Padre' della Niruye-e-Qods.

Man mano che l'estate progrediva e che di tanto in tanto le forze siriane incontravano qualche impaccio sui numerosi fronti della loro coraggiosa lotta antiterrorismo qualche osservatore superificiale o ipocrita criticava quelle affermazioni considerandole vuote di significato.

Ma Haji Qassem non parla MAI a vuoto.


E' arrivata la fine di agosto, sono arrivati gli annunci ufficiali di Vladimir Putin e il rapido schieramento in Siria di una già formidabile forza militare. Ma contemporaneamente, sotto traccia e più lentamente per le ovvie limitazioni logistiche e strategiche di un paese come l'Iran, anche la Repubblica Islamica ha inviato un suo contingente in Siria e, con la formazione del comando congiunto russo-iraniano-siriano militari di Mosca e di Teheran si stanno schierando ad Ras al-Bassit, Slunfeh e Masyat.

Le prime due località si trovano in Provincia di Latakia, la terza vicino a Tartous.

Questo schieramento ha liberato tra 2800 e 3000 militari siriani che presidiavano queste posizioni, che i comandi militari di Damasco si sono affrettati a mobilitare per l'invio sui fronti di combattimento.

E non parliamo di unità di seconda linea, impigrite e anchilosate, ma di alcune delle migliori formazioni dell'Esercito e dell'NDF, tenute in località chiave della costa proprio per presidiare i vitali punti di contatto della Siria con i porti e le linee di rifornimento e aiuto delle potenze amiche.

Tanto per dire, a  Ras al-Bassit si trovava un'importante frazione della 4a Divisione Meccanizzata siriana, parte della quale ha recentemente trionfato nella battaglia per il Qalamoun e per Zabadani.

6 commenti:

  1. da quello che leggo i russi hanno inviato truppe! sonosicuramente utili ,però sarò felice di vederle tornare a casa loro alla fine del conflitto,sennò si ripeterà la menata degi americani stanziati qua e la in giro per il mondo...con i problemi che seguono!

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  2. I russi non fanno come gli yenkies che hanno fatto e stanno facendo guerre in tutto il mondo ed hanno basi ovunque. La loro preoccupazione principale al momento è salvare il loro paese ed il loro grande alleato in M.O.distruggendo l'ISIS, con grande dispiacere di USA, Turchia, Arabia Saudita & C.

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  3. i russi vanno in siria e i siriani scappano in europa e probabilmente non torneranno a guerra finita. C'è qualcosa che non va.

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    1. Quelli che vanno in Europa non sono Siriani!

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    2. Perfetto dott.Kahani,sono solo kurdi-siriani,i veri siriani sono in patria a difendere la loro terra
      W L'ASSE W L'INTESA

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    3. Sig. Luciano, tenga presente che l'odierna invasione di "profughi" in Europa, non è casuale, ma è un traffico organnizato. Certi fattori, come il bombardamento della Libia nel 2011 e la guerra per procura contro la Siria e poi all'Iraq, hanno senz'altro facilitato parecchio. Chi sponsorizza questi traffici di migranti e profughi, facendoli passare come casuali, sono gli Usa e l'Ue stessa. La Germania aveva improvvisamente spalancato le frontiere ai profughi, solo per interesse economico (più che d'immagine), con l'obiettivo di impegarli come manodopera a basso costo negli stabilimenti industriali, specialmenti quelli automobilistici. Ora che gli Usa hanno colpito la Germania nel suo comparto industriale e dell'export più forte e sviluppato, non so se la Germania manterrà le stesse poliche del "tutti dentro". Anche la Turchia ci mette del suo, incentivando a partire per l'Europa i Siriani che si erano rifugiati in Turchia per via del terrorismo contro la Siria. E comunque i Sirani non sono mai scappati e non scappano da Assad o dai militari Russi in Siria (che ci sono da decenni, e sono ben visti dal popolo, consapevole dell'aiuto ricevuto), ma dai terroristi istigati da chi vuole che lo Stato socialista e laico Siriano di disintegri.

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