Il Ministro della Difesa iraniano Hossein Dehqan, volato a Mosca a inizio settimana per coordinare coi colleghi russi le misure di risposta alle minacce di intervento in Siria ultimamente espresse dai regimi turco e saudita ha incontrato in occasioni successive il Ministro russo Shoigu, il Vicepremier Dmitri Rogozin e infine il Presidente Vladimir Putin, segno che la sua visita ha rappresentato più di un meeting "d'emergenza" ma va inserita in un vero e proprio cambiamento di livello nelle relazioni russo-iraniane.
Nella giornata di oggi Dehqan presenzierà a una cerimonia simbolica per festeggiare l'arrivo in Iran dei primi componenti delle batterie missilistiche S-300 ordinate nel 2007 e a lungo bloccate per questioni diplomatiche.
Come da noi più volte anticipato, non sarà la versione PMU-1 (originariamente ordinata) ad arrivare nella Repubblica Islamica, ma una ben più evoluta e sofisticata.
RIA Novosti, citando un ufficiale del Servizio Tecnico-Militare di Cooperazione della Federazione Russa, ha annunciato che Iran e Russia stanno anche finalizzando i dettagli di un contratto per la vendita di almeno due squadriglie di Su-30SM che dovrebbero diventare la nuova prima linea dell'IRIAF.
All'Iran consiglio fervidamente l'acquisto dei più moderni S-400. La Russia dovrebbe concentrarsi su questa tipologia di armamenti in modo da perpetrare la superiorità militare sul proprio principale concorrente atlantico. Suggerirei a Theran anche l'acquisto dei missili antinave Bhramos.
RispondiEliminaoccorre comprendere anche i Russi,quanto hanno necessità di un Iran potentemente armato?Quelli non sono scemi,e lo hanno già dimostrato copiando i droni USA
EliminaPer l'acquisto del sistema S-400 inizierà tra poco una nuova trattativa Mosca Teheran.
EliminaA israele gli verrà la cirrosi a forza di rodergli il fegato.
EliminaFinalmente una dotazione di velivoli di quarta generazione e sistemi a/a temibili per gli stati che vorrebbero vedere sparire l'Iran
RispondiEliminaGli occidentali dovrebbero tremare un pochetto, l'ottimo DMITRI ROGOZIN gli occidentali li odia a viso aperto, aveva confessato di sognare il lancio di un Topol sulla sede della Nato a Bruxelles dove era incaricato, quando ha lasciato l'incarico ha tentato di piantare ecologicamente a suo ricordo quattro pioppi...in russo il pioppo è ..."topol".
RispondiEliminaIvan Demarco Orlov