Questo articolo a momenti verrà pubblicato anche sul quotidiano online L'Opinione Pubblica, col quale mi pregio di collaborare e dove i miei scritti sono tutti consultabili a questa pagina web.
Da domani e per i successivi undici giorni la località costiera egiziana di El-Alamein, immortalata nella storia per le battaglie tra Rommel e Montgomery che si svolsero nei suoi dintorni tra agosto e ottobre del 1942, sentirà di nuovo tuonare i cannoni e sferragliare i mezzi cingolati, non per una rievocazione degli scontri tra Afrika Korps e Topi del Deserto, ma per un'esercitazione denominata "Guardiani dell'Amicizia" che vedrà coinvolte truppe egiziane e un contingente aerotrasportato russo.
Queste manovre, che vedono il ritorno di forze russe su suolo egiziano a oltre quarant'anni dalla loro ultima presenza (primi anni '70), sono estremamente significative, specie quando si consideri che l'esercitazione "Bright Star", che vedeva forze americane ed egiziane impegnate ogni due anni, non si tengono più dal 2009, prima per gli eventi legati alla caduta di Mubarak, poi alla presidenza Morsi e alla sua successiva destituzione.
E questo è solamente un segnale di un progressivo "sganciamento" dell'Egitto del Presidente Al-Sisi dal blocco americano-saudita, per ricollocarsi su posizioni decisamente filorusse.
Un'inversione di rotta testimoniata dagli accordi per la costruzione di impianti nucleari civili in Egitto, per la fornitura di materiale militare avanzato (batterie antiaeree, caccia intercettori e bombe intelligenti) e per la ventilata possibilità di una prossima riattivazione della base di Sidi el-Barrani, dove le forze russe erano dislocate fino al 1972.
Ma non solo, negli ultimi giorni al Palazzo di Vetro dell'ONU il rappresentante egiziano, membro non permanente del Consiglio di Sicurezza, ha votato a sostegno della risoluzione russa sulla situazione siriana, facendo infuriare i principi sauditi che immeditamente hanno fatto scattare rappresaglie petrolifere nei confronti del Cairo.
L'Egitto aveva già fatto corrucciare non poco i Sauditi con la sua neghittosità a prendere parte all'avventura militare di Riyadh e alleati contro lo Yemen, posizione ribadita e rivendicata anche recentemente dal Presidente Al-Sisi con un terso e cristallino comunicato.
Sarebbe favoloso se l'asse Teheran-Beirut potesse continuare via Egitto, Libia?, Tunisia, Algeria, Marocco....La Nato sogna i sorci verdi!! Il canale di Suez!! Il traffico aereo con l'Asia minore e sud-occidentale!!
RispondiEliminaI nel frattempo i paracadutisti italiani ricordano l'Eroe Russo di Palmira intitolandogli un corso dell'ANPD'I:
RispondiEliminahttp://www.difesaonline.it/evidenza/eventi/lanpdi-roma-intitola-la-prima-volta-nella-sua-storia-un-corso-di-paracadutismo-ad-un
Michele
C'e' un abisso tra i nostri governanti di 4 soldi ed il popolo. Basti vedere i commenti dei lettori di repubblica, il corriere sionista, il fatto etc, un unico coro pro assad ed i suoi alleati. Infatti sugli articoli che parlano di siria repubblica e corriere evitano i commenti. Lo stesso vale nel resto d'europa ed in america
EliminaIo smisi anni fa di commentare su il fatto quotidiano perché venivano troppo spesso rimossi ed il mio account sempre disabilitato ...
EliminaFabio
Nicola. Sui commenti del Fatto Quotidiano dissento completamente : il giornale in se è decisamente filoamericano , e senza il minimo pudore , ma i suoi lettori sono decisamente schierati con Assad e con la Siria , questo sin dall'inizio della crisi , la prova ? il primo articolo del fatto che parli di Siria o dei suoi alleati , un plebiscito continuo a favore della causa Siriana (provare per credere). PS. tra i giornali appartenenti al cosiddetto "mainstream" è quello che gode del maggiore spazio di libertà (nei commenti) , pure io vengo rimosso molte volte (spesso per motivi misteriosi), rimane il fatto che i commentatori di questo argomento sono mediamente molto informati , ribadisco parlo del "Fatto" e non dei giornali ove la censura è sistematica. Diego.
EliminaE in questo sito? Censura staliniana o ancor peggio da inquisizione. E avete ancora il coraggio di parlare di liberta' giornalistica!! Chi cerca un killer per far fuori la Hillary viene adorato, chi grida viva Israele alla partita di calcio contro la Turchia viene bannato! Siete peggio dei sionisti! Molto peggio!
EliminaMi sembra ovvio, parlare di feccia (Hillary e israele positivamente c'è un reale rischio di essere preso a calci nel culo. E' ovvio, pensavi forse di essere acclamato? Leggo il fatto anch'io, ma sono prooo Assad tantissimo convintamente.
Eliminagli wahabiti continuano il loro lento suicidio rinunciando alle forniture petrolifere all'Egitto, che troverà tranquillamente altri fornitori.
RispondiEliminai wahabiti sono fuori dal tempo,in tutti i sensi!
RispondiEliminaTutto l'islam
Elimina"El-Alamein, immortalata nella storia per le battaglie tra Rommel e Montgomery"
RispondiEliminaKahani, nelle battaglie di El Alamein c'era anche l'Esercito Italiano: Paracadutisti, Bersaglieri e Genieri. C'era anche mio padre...
Giusto.
EliminaQuando scriverò un articolo sulla battaglia di El-Alamein sicuramente menzionerò anche gli Italiani!
EliminaL'Esercito Italiano era comandato da Rommel. Kahani ha solo citato i due comandanti in capo dei rispettivi schieramenti.
EliminaMa infatti, non potevo dilungarmi troppo sull'antefatto, visto che il fulcro dell'articolo era ben altro.
EliminaDott. Kahani! È meglio che parli unicamente della 2. battaglia di El Alamein! Dimenticando la prima, quando i maschioni ben pettinati e sbarbati di Mussolini , che volevano invadere l'Egitto, le presero sonore dall'8. armata inglese di Auchinleck che con l'Operazione COMPASS annientò la 10. armata italiana con più die 130 000 uccisi, feriti o fatti prigionieri. Gli inglesi persero ca 2000 combattenti!!!
EliminaCerto che la politica estera di Lavrov dovrebbe essere materia di studio universitaria. Ottima la scelta di inviare gruppi di elite Wimpel o Alfa per addestrare i corpi speciali egiziani. Un colpo per l'abbronzato..
RispondiEliminaLa zona del El Alamein contiene ancora molte mine residuato del secondo conflitto mondiale, sono perplesso per la scelta di quella zona
RispondiEliminaIn realtà nonostante si dica "Battaglia di El Alamein" il combattimento vero si svolse piuttosto lontano dalla località in questione.
EliminaIl fatto é che El-Alamein era l'unico posto con un nome relativamente vicino all'area in cui si combatté effettivamente.
L'esercitazione russo-egiziana si terrà soprattutto nella zona costiera, ben lontano dal campo di battaglia storico.