La Provincia di Idlib continua a essere teatro di intensi e aspri scontri tra gli aderenti di Jund al-Aqsa e quelli di Ahrar Sham, che hanno finora provocato oltre 170 morti e che ultimamente stanno vedendo il ricorso da parte dei contendenti a ogni tipo di arma presente nei loro arsenali.
Infatti possiamo confermare che Jund al-Aqsa abbia assaltato il Quartier Generale di Ahrar Sham nel villaggio di Hossam con uso di mezzi blindati e abbia saccheggiato il deposito di armi e munizioni dei nemici dopo averlo espugnato.
A Maar Zita e Basqalla le posizioni di Ahrar Sham, similmente, sono state attaccate dai miliziani di Jund al-Aqsa con ampio uso di armi pesanti, razzi e mortai.
Anche Tahtaya, nel Sud di Idlib, a Est di Khan Sheikoun, ha visto l'assalto di JAA contro il locale Quartier Generale di Ahrar Sham; in questo caso non sappiamo con quale risultato.
"Continuano gli scontri interni....". Speriamo vada avanti così. Non voglio aggiungere altro.
RispondiEliminaMarcus Claudius Marcellus
speriamo fino alla fine, meno lavoro per l'esercito regolare siriano
RispondiEliminasperiamo fino alla fine, meno lavoro per l'esercito regolare siriano
RispondiEliminaa Idlib, in pratica, stiamo assistendo alla seconda guerra civile americana.
RispondiEliminaLa giusta fine dei traditori turcomanni e dei mercenari in loco abusivamente.
EliminaLa questione dei turcomanni di nazionalità siriana, inutile nasconderlo (anche se civili) è dalla parte dei terroristi. E' un grosso problema anche ad Aleppo. Hai voglia tutta la buona volontà del Governo per la riconcilazione. Questi sono stati ospitati in terra di Siria da 50-70 anni e come una serpe in seno si sono rivoltati contro chi gli ha dato sanità, istruzione praticamente gratutita nonchè uguali diritti.
Una volta, speriamo Dio il prima possibile, che la Siria tornerà ai siriani questi si riverseranno in massa in Europa ad aggravare la situazione con in più la frustrazione di una sconfitta e tanto odio.
Tommaso Baldi