domenica 11 giugno 2017

35 anni fa l'Esercito Siriano umiliava i sionisti invasori del Libano nell'epica battaglia di Sultan Yacoub!

Il carro Magach dei khazari presi prigionieri, portato per le vie di Damasco come prova della vittoria.
Il 10 giugno di trentacinque anni fa l'Esercito Arabo Siriano viveva uno dei suoi molti momenti di gloria quando, aiutando i fratelli libanesi a contenere e rallentare la piratesca invasione dei criminali khazari di Sharon e Begin, ottenne una splendida vittoria presso il villaggio di Sultan Yacoub, nella Valle della Biq'a.

I khazari, che erano entrati nel Paese dei Cedri con quasi tutto il loro esercito, un corpo d'invasione forte di ben 27 Brigate, con quasi tutti i carri armati all'epoca disponibili nelle unità di prima linea, non erano solo intenzionati ad annettersi tutto il Libano lasciando solo uno 'stato moncone' in mano ai vendipatria mafiosi della famiglia Jumayil intorno a Beirut, ma volevano anche attaccare la Siria passando per la valle che collega la capitale libanese a Damasco.

Le forze siriane schierate in Libano come Forza Deterrente su mandato della Lega Araba (che già molto avevano fatto per contenere e mitigare l'orrenda violenza della Guerra Civile Libanese dal 1975 in avanti) avevano già ottenuto un ottimo risultato due giorni prima a Jezzine, distruggendo numerosi 'tank' a sei punte e dimostrando che i T-62 della Guerra del Ramadan potevano benissimo affrontare e battere i vantati "super panzer" detti Merkava, sui quali la mendace propaganda del sinedrio raccontava favole smentite al primo scontro a fuoco (si trattava, come si scoprì poi, di una semplice copia del Chieftain col motore cretinamente messo sul davanti dello scafo, in modo che ogni colpo frontale rischiava di scatenare un "mobility kill").

Per attaccare Sultan Yacoub la 90esima Divisione del Generale sionista Giora aveva preparato una pesante "task force" potente di oltre ottanta carri armati (quasi tutti Mag'ach 3 della 734esima Brigata, elaborazioni dell'M-48 americano, venduto a israhell da Washington per "premiarlo" di avere bombardato una nave USA nel 1967, massacrando 34 marinai di Zio Sam e ferendone e storpiandone 171).

A essa si contrapponevano gli eroici carristi della 10a Divisione Corazzata, che a febbraio avevano avuto il piacere di bonificare Hama dai nonni dei ratti terroristi takfiri...in particolare a Sultan Yacoub erano presenti unità della 76esima e 91esima Brigata Corazzata (bisogna ricordare che, seguendo l'uso russo, le 'brigate' siriane sono a malapena grandi come 'battaglioni' degli eserciti imperialisti, preferendo la velocità e l'agilità alla pesantezza e alla potenza di fuoco).

Inoltre le unità siriane erano praticamente prive di artiglieria convenzionale, eccezion fatta per qualche mortaio e qualche lanciarazzi.

Il comandante della 10a Divisione (Mustafa Popov, uno dei molti Siriani con padre russo) ordinò quindi ai suoi sottoposti di scaglionarsi accuratamente sfruttando ogni asperità e ogni piega del terreno e di colpire d'infilata i ponderosi carri americani (gravati ulteriormente da corazze modulari aggiuntive) mentre arrancavano verso Sultan Yacoub e di attaccare poi all'improvviso appena lo slancio sionista si fosse smorzato.

Il piano funzionò mirablmente e prima di sera la task force khazara era completamente circondata e isolata intorno al villaggio, che team di fanteria dotati di granate a razzo e missili controcarro portatili avevano difeso abilmente prima di ritirarsi all'improvviso per ingannare i nemici e convincerli a entrare nell'abitato, che venne a quel punto isolato e accerchiato dalle forze corazzate rimaste fino a quel momento nascoste in riserva.

Totalmente nel panico, gli ufficiali khazari concentrarono intorno al villaggio il fuoco di tutte le unità di obici presenti nel teatro operativo, arrivando a toglierle a viva forza dalle task-force e dalle divisioni a cui erano assegnate.

Nemmeno questo "barrage box" riuscì a garantire una fuga sicura ai sionisti, che vennero bersagliati dal fuoco incrociato siriano mentre fuggivano, in particolare da quello dei T-72 e degli elicotteri "Gazelle" equipaggiati di lanciamissili anti-armature.

A mezzogiorno dell'11 giugno ben 49 carri armati sionisti su circa 80 e 15 cingolati leggeri M-113 erano ridotti a rottami mentre altri 8 tank erano stati catturati, insieme a tre soldati di Tel Aviv.
I tre, rispondenti ai cacofonici nomi di Zachary Baumel, Yehuda Katz e Zvi Feldman, vennero fatti sfilare per le vie di Damasco sopra il loro carro armato (uno di quelli catturati), come barbari menati in parata per una città imperiale durante un Trionfo, dopodiché nulla si seppe più di loro, visto che i Governi sionisti trascurarono di contrattarne la liberazione (interessandosi però al carro armato, che i Siriani donarono all'Unione Sovietica come tributo di gratitudine e che é tornato a Tel Aviv qualche anno fa).

Tra l'altro l'esito della Battaglia di Sultan Yacoub, vittorioso per i Siriani, smentisce AUTOMATICAMENTE la "panzana a sei punte" secondo la quale i sionisti il giorno prima avrebbero "distrutto l'Aviazione di Assad" in una fantasiosa (e mai avvenuta) battaglia aerea, altrimenti, per liberare la loro task-force circondata, perché i generaloni di Tsahal avrebbero dovuto mobilitare una quantità enorme di ARTIGLIERIA DI TERRA invece di limitarsi a spianare il circondario a furia di attacchi aerei? Ma certamente, per il fatto che l'Aviazione Siriana era tutt'altro che distrutta, e avrebbe pesantemente impegnato Kfir, Phantom e Skyhawk khazari se solo si fossero azzardati a farsi vedere sulla zona; i proiettili di obice, invece, non sono intercettabili e risultano quindi più sicuri da usare contro un'area in cui non si possiede la Superiorità Aerea.

9 commenti:

  1. ottimo reportage non conoscevo questa battaglia, come la storia insegna e l'agilità e la mobilità a vincere sui campi di battaglia e non a fare a gara a chi c'è la più grosso ,il problema e anche che queste notizie non vengono date da quei zozzoni giornalisti occidentali (tutti a pecora da sua maesta America),i Sionisti sono stati più volte umiliati dai paesi confinanti soprattutto quando si credevano i più forti,in un servizio giornalistico esaltavano la qualità dei carri Merkava ma si vedeva che sono attrezzi da ripiego,(diceva un amico ingegnere che ha il motore anteriore perché sono partiti da un umile autoblindo per realizzare il primo prototipo) i carri moderni costano troppo per una nazione piccola e senza materie prime come Israele se fossero persone normali e pacifiche come sbandierano, creerebbero un esercito di molto ridotto e più qualificato. Sara bello vedere che quando un giorno gli Stati Uniti faranno il botto loro da soli e senza papà si ritroveranno come un sorcio circondato da Leoni...

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  2. I sionisti hanno preso tanti schiaffi a Jenin alle fattorie di sheeba senza contare tutti i salti fatti sulle mine anticarri di Hezzbollha', ma il problema oggi e' aprire il fronte sul golan compatibilmente con la guerra sul fronte siriano coalizzare le anime palestinesi e siriane e libanesi su un unica direttrice (hamas -drusi-hezzbollha) per portare la pressione in palestina

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  3. Ma è da riscrivere l'intera storia delle guerre tra le potenze arabe e "Israele". Per esempio, la distruzione dell'aviazione egiziana al suolo all'inizio della guerra dei Sei giorni non fu un fatto così scontato come viene descritto. E, così, l'improvvisa morte "di crepacuore" di Nasser di lì a poco, nel '71.
    Per non parlare della guerra del Yom Kippur: gli egiziani avevano sfondato sul Canale, non esistevano più forze sioniste tra loro e la riconquista della Palestina. Ma si fermarono !!!!! E idem sul fronte del Golan, con lo sfondamento dei reparti corazzati siriani, Tsahal col Mediterraneo ormai alle spalle e, poi, improvvisamente, SAA si ferma !!!

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    1. Nasser aveva un caso gravissimo di diabete che gli aveva dato ripercussioni cardiache, verificate dai medici del Cremlino, quindi la sua morte fu naturale...per il resto concordo con te...c'é molto da emendare e riscrivere...sul Kippur/Ramadan so che Sadat stupì i consiglieri sovietici con la sua decisione di arrestare l'avanzata, ma perché lui voleva una "vittoria limitata" per poter trattare e vendersi agli Usa, fu un meschino calcolo di un ometto che temeva una decisiva vittoria siriana sul Golan...

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  4. Dottor Kahani non se se Ella conosce questa storia: che racconte nelle sue memorie l'ambasciatore Russo al Cairo Vladimir Vinogradov che racconta la guerra dell’ottobre 1973 come un accordo segreto tra i leader di USA, Egitto e Israele, organizzata da Henry Kissinger, allo scopo di espellere i russi dall'Egitto e dal Medio Oriente in generale.Sarebbe utile che fossero tradotte in italiano o in inglese le memorie di Vinogradov. In occidente sarebbe una notizia devastante.
    P.S.
    i siriani furono lasciti soli, masi fidi anche gli studi usa-sionisti sono arrivati a dichiarare che ad un certo punto i siriani stavano sfondando sul Golan e fu la minaccia di uso della bomba nucleare a far arretrare i siriani e successivamente Assad padre decise di dotarsi dei gas a scopo di deterrenza.

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  5. Ma i sionisti accoppati quanti furono? Riuscirono a scappare tutti?

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    1. I sion-boys ammettono 30 morti...che con 49 carri armati distrutti ci sta ("carro armato distrutto" non sempre vuol dire carcassa incendiata come nei film, magari un colpo penetra, uccide un uomo, ne ferisce un altro e gli altri due portano fuori il ferito abbandonando il tank immobilizzato...)

      Poi ovviamente come sempre le perdite ammesse non sono mai quelle subite, forse i morti sono stati anche 40 o 50...

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  6. ahahah va bene essere un fan boy dei siriani ma dire che l'operazione 'Mole Cricket 19' non sia mai accaduta è troppo anche per te.

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    1. Ah é accaduta? Allora spiega come mai se "avevano distrutto l'Aviazione Siriana" non hanno mandato i loro aerei a bombardare Sultan Yacoub!

      MOLE CRICKET E' UNA BALLA, L'ENNESIMA TRUFFA A SEI PUNTE DI CEFFI CHE MENTONO A MANO SALVA OGNI VOLTA CHE POSSONO COME BEN SAPPIAMO MIGLIONI DI MIGLIONI DI VOLTE!!!!!

      https://quenosocultan.files.wordpress.com/2014/09/img_03.jpg

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