mercoledì 4 luglio 2018

La direttrice della radio dell'SSNP incontra il Gran Muftì sunnita di Siria, per discutere del futuro del Paese!

Chiunque creda che la vittoria delle forze governative siriane contro i gruppi terroristi armati dalle potenze imperialiste segnerà la parola 'fine' a problemi e pericoli per la Repubblica Araba di Damasco, sta commettendo un gravissimo errore di valutazione.

Oltre sette anni di conflitto imposto infatti lasceranno la società siriana vulnerata e indebolita, potenzialmente più suscettibile di prima a complotti e sobillazioni esterne, fratturata e potenzialmente dividibile in campi contrapposti.

Sta ai rappresentanti della Società Civile, quindi, mobilitarsi di concerto e parallelamente alle istituzioni statali, per sanare le ferite della comunità, prima che possano incancrenire e generare nuovo disagio e pericolo.

Per questo motivo, la Direttrice dell'emittente radiofonica del Partito Socialista della Nazione Siriana (SSNP), la Compagna Dalida al-Mawlah, ha incontrato il Gran Mufti dei sunniti di Siria Ahmad Badreddine Hassoun, per discutere proprio di queste tematiche.



Hassoun, che ha perso un figlio nella lotta al terrorismo, caduto martire nel 2011, sa benissimo che le atrocità condotte dai takfiri stranieri (sauditi, ceceni, tunisini, egiziani) hanno diffuso in certe comunità l'idea che "sunnita" voglia dire 'wahabita', 'terrorista', 'tagliagole'. In realtà i mercenari stranieri non hanno nulla a che fare col sunnismo, visto che seguono le eresie wahabite e ikhwanite e bisogna fare sforzi perché la differenza sia ben chiara a tutti.

Anche coloro tra i Siriani che negli anni passati sono stati turlupinati dalla propaganda fondamentalista, vanno fatti oggetto non di ostracismo, ma di programmi di recupero, in cui le moschee devono cooperare con le istituzioni, i partiti, le forze dell'ordine e anche col Ministero dell'Istruzione per de-radicalizzare coloro che sono stati ingannati e sviati dai predicatori d'odio.

14 commenti:

  1. A però la compagna al Sireh..

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    1. Vi faccio anche notare che la Compagna Direttrice della radio dell'SSNP si é presentata a un colloquio col Gran Mufti in giacchino-gilet "vedo/non vedo" e senza nemmeno uno straccio (perdonate il calembour) di hijab!

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  2. di che "compagna" farnetichi ? l'SSNP come gli hezbollah o gli Houthi stessi si identificano molto di più nel nazionalsocialismo per cui non sono per nulla compagni ma CAMERATI

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    1. E' perché io sono in contatto diretto con la dirigenza dell'SSNP che mi passa i suoi comunicati ufficiali, mentre tu non sai nemmeno di che cosa stai parlando

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    2. Torna a giocare con i lego a forma di rune e lascia la realtà agli adulti

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  3. quel buffone di putin è un "compagno" infatti va a braccetto con sionisti e sauditi

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    1. Glielo dico subito, chissà come non ci dormirà la notte, al Cremlino...ah aspetta, fa sapere che non gliene frega niente dei tuoi commenti!

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  4. Seguo assiduamente e sempre volentieri il blog ma, nel 2018, sentire ancora pronunciare il termine "compagna/o" senza farlo precedere da un rispettoso "parlando con decenza", MI FA UN CERTO EFFETTO... DI STOMACO...

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    1. Carissimo Felix, devi capire che non tutto il mondo si conforma alla "parlance" politica in voga in questo paese...un paese così fazionalizzato dove la gente 'di sinistra' é arrivata persino all'assurdo di CAMBIARE IL BRACCIO CON CUI SI FACEVA IL SALUTO A PUGNO CHIUSO, che in tutto il mondo i militanti Socialisti e Comunisti hanno SEMPRE EFFETTUATO COL BRACCIO DESTRO...così come il termine 'Compagno' è sempre stato utilizzato da formazioni populiste, socialiste nazionali o altrimenti comunitariste non per questo prevedendo un'adesione al comunismo o al marxismo, se é questo che ti preoccupa...ti assicuro che nei suoi comunicati l'SSNP usa un lemma che in Italiano non si può rendere altro che con 'compagno'/'compagna'

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    2. Una vecchia sceneggiatura recita: "così è... se vi pare..." :-)
      Resta comunque un termine superato dalla storia e che, tra l'altro, tradotto in francese espone "l'alter ego" non meno inquietante...
      Alla fin fine gli estremi finiscono per ricongiungersi... :-(

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  5. molto bella! W le arabe!

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  6. Nel NSSP la donna è sacra quanto la Patria siriana. E tale sarà ancor più nella Grande Siria (dal Sangiaccato di Alessandretta al Kuwait al Sinai) stabilita del martire immortale Antoun Saade.
    Sempre GRAZIE al Direttore per questo sito, vero "gruppo di fuoco" culturale e spirituale.
    (ho aderito al progetto di sostegno di Palaestinafelix, ora e in futuro).

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