In quel caso si levano alte e stridenti grida da parte dell'hasbarica informazione venduta a Israele, come ci ha recentemente mostrato il "pezzo" (meglio sarebbe chiamarlo 'rotolo', per evidente identità d'uso con la carta igienica) di Fabio Scuto sulla sionistissima 'Repubblica' di stretta osservanza Debenedettiana, che, commentando il ferimento di due coloni avvenuto giovedì scorso parlava di 'tiro al bersaglio di Hamas'.
Quando invece l'aviazione israeliana, dotata di elicotteri 'Apache', cacciabombardieri F-16 'Falcon' e droni senza pilota 'Predator' gioca a sparare ai pesci in barile con uomini, donne e bambini palestinesi al posto dei pesci, non si sa quale sia il termine 'hasbarico' preferito, giacché i coraggiosissimi reporter occidentali, prontissimi a biasimare chi risponde, non somo mai ma mai disposti non dico ad accusare ma quantomeno a menzionare gli attacchi e le rotture della tregua da parte israeliana.
Quindi, certi di spezzare una lancia in favore di coloro le cui sofferenze, le cui ferite, le cui mutilazioni, le cui morti sono costantemente, e tragicamente, passate sotto silenzio, diamo noi la notizia che il trentenne Raed Al-Bur, colpito insieme ad altri abitanti del quartiere di Zaytoun da uno sbarramento di artiglieria israeliana nel corso della recente campagna di aggressione militare sionista, ricoverato d'urgenza all'Ospedale Al-Shifa in condizioni critiche, ha cessato di vivere stamane.
Con la sua morte sale ad oltre 20 il bilancio dei morti palestinesi causati dagli attacchi israeliani da quando, per iniziativa delle forze armate sioniste, la tregua che reggeva su Gaza e territori circostanti é stata infranta per l'ennesima volta.
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