venerdì 11 novembre 2011

Ex-ufficiale dei servizi di Gheddafi conferma: "Moussa Sadr morì nel 1978 per ordine del Colonnello!"


L'ex coordinatore dello spionaggio libico sotto il regime di Gheddafi, Ahmed Ramadan, ha dichiarato ai microfoni dell'emittente libanese che il fondatore del Movimento Amal ed eminente figura religiosa sciitia Imam Moussa Sadr sarebbe morto nel 1978 per esplicito ordine del Colonnello di Tripoli; poco dopo essersi intrattenuto a discutere con lui per oltre due ore e mezza. Secondo quanto raccontato da Ramadan Gheddafi, una volta licenziato l'illustre ospite e i suoi accompagnatori avrebbe causalmente incaricato i propri collaboratori rimasti nella stanza di "portare via" i visitatori stranieri, termine che nel circolo dei suoi intimi stava a indicare l'assassinio.

"Pochi giorni dopo", elabora l'ex responsabile dei servizi, "appresi dalla segretaria del Colonnello che Sadr e quanti viaggiavano con lui erano stati uccisi e i loro resti sparsi nel deserto". Ramadan avrebbe anche fatto i nomi di quanti, tra i seguaci di Gheddafi, avrebbero partecipato materialmente agli assassinii, spiegando che molti dei responsabili vivano tuttora a Tripoli o poco distante.

Finora l'unica altra voce che aveva confermato la morte di Moussa Sadr era stata quella, sicuramente informata e attendibile, di Saif al-Islam Gheddafi, figlio del leader deposto, attualmente in Niger a organizzare il Fronte Libico di Liberazione. La scomparsa e probabile uccisione del religioso sciita (iraniano di nascita e studi ma divenuto famoso per il suo lavoro in Libano, dove organizzò e diede coesione e dignità alla tartassata comunità sciita) ha sempre rappresentato uno dei 'grandi misteri insoluti' della storia recente di Medio Oriente e Nordafrica.

Come tutti i misteri irrisolti anche quello della scomparsa di Sadr ha generato tesi e spiegazioni contrastanti; secondo quella più 'realistica' e 'politica' Gheddafi avrebbe invitato Sadr con l'intenzione di assassinarlo su richiesta della leadership dell'OLP, allora preoccupata dalla crescente popolarità di Amal che poteva minare l'egemonia palestinese nella parte Sud del Paese (all'epoca denominata 'Fatahland') da cui i fedayeen compivano raid e attacchi verso l'entità di occupazione sionista. Secondo la spiegazione più 'mistico-religiosa' Gheddafi, gonfio di 'hybris' come un personaggio tragico sofocleo, avrebbe ordinato la morte dell'ospite (atto particolarmente empio sia secondo gli usi greci che secondo quelli arabi) in quanto infuriato per la severa critica alle sue visioni politico-religiose mossa dall'imam sciita capo di Amal.
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