domenica 6 novembre 2011

La Turchia propone un bilancio militare da oltre sette miliardi di Euro e annuncia la costruzione di propri aerei da combattimento!


Il Ministro turco della Difesa, Ismet Yilmaz, ha proposto per l'anno fiscale 2012 un bilancio da 18 miliardi e 200 milioni di lire turche, il corrispettivo di oltre 7 miliardi di Euro, da far ratificare al Parlamento, dove il partito del premier Erdogan (l'AKP) gode da giugno di una maggioranza assoluta. In attesa del responso Yilmaz ha annunciato per il futuro una serie di ambiziosi progetti per l'industria turca della Difesa e della tecnologia militare.

In parte già conoscevamo diversi punti di forza dei programmi turchi per le forze armate: lo svincolamento dai legami di sudditanza verso gli Stati Uniti, la produzione autoctona di avanzati sistemi come i droni senza pilota, la produzione in grande numero dell'Altay, carro armato pensato per le arene mediorientali e centroasiatiche del XXI secolo; ci ha stupito e interessato l'annuncio dell'interesse di Ankara per progettare e produrre anche un proprio aereo da combattimento, che possa sostituire i caccia e cacciabombardieri americani attualmente in linea.

Pochi giorni fa era arrivata la notizia dell'inzio della produzione in serie del missile da crociera SOM. Sembra affermarsi sempre di più l'idea, tra le potenze emergenti del Vicino e Medio Oriente che per essere veramente indipendente e autonoma una nazione debba controllare dalla A alla Z le proprie produzioni militari; ne abbiamo avuto la dimostrazione finora in Iran e adesso iniziamo a vedere i frutti di questa dottrina anche in Turchia.
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