martedì 3 aprile 2012

Nuova operazione anti-contrabbando in Libano, strozzato un altro 'ruscello' di approvvigionamento per i terroristi ancora attivi in Siria!


Il Commissario statale per il Tribunale militare libanese, il Giudice Saqr Saqr ha istruito nella giornata di ieri un procedimento contro sei uomini di nazionalità siriana e tre libanesi accusati di avere organizzato una rete di contrabbando volta a portare in Siria armi e munizioni per i terroristi che negli ultimi mesi hanno cercato, senza successo, di suscitare un clima di caos e violenza volto a provocare la caduta del Governo legittimo e del Presidente Assad.

 I quattro siriani e i due libanesi attualmente nelle mani di Beirut, hanno avuto notificate le accuse nella mattinata di lunedì; in esse si legge chiaramente come il punto critico del loro 'condotto' passasse attraverso la regione libanese di Masharee al-Kaa, riguardo agli altri sono stati spiccati mandati di cattura e comparizione, nella speranza che le forze dell'ordine riescano a mettere le mani su di loro ed assicurarli alla Giustizia.

I media siriani hanno riportato che circa nello stesso momento in cui i sei membri dell'organizzazione venivano catturati dalle forze di sicurezza di Beirut le loro controparti di oltreconfine bloccavano e arrestavano un contingente di persone che cercavano di infiltrarsi in Siria più o meno dalla stessa regione del Libano, per prendere parte alla campagna armata di ispirazione wahabita; esiste la possibilità (che andrà accuratamente verificata) che proprio costoro dovessero ricevere la spedizione di armi con cui i contrabbandieri sono stati catturati.
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2 commenti:

  1. Chi ha disposto il materiale per la fotografia è un vero genio, il tocco del coltellino svizzero è delizioso.

    Và tuttavia fatto notare che il coltellino NON è quello di ordinanza dell'esercito svizzero, infatto ha un cavatappi e si tratta di un modello commerciale, il che solleva due considerazioni:
    1 - solleva gli svizzeri dall'accusa di fornire armi ai mercenari terrerosti;
    2 - suggerisce che i takfiri wahabiti facciano uso di alcool, cosa severamente proibita dal Profeta e ne inficia la moralità di base.

    Gli AK47 sono vecchi e di probabile produzione rumena dei tempi del compianto Ciausescu, esattamente per truppa aviotrasportata(calciolo pieghevole) il che induce a due considerazioni:
    1 - si tratta sempre di un ottima arma ma priva di ottica di mira quindi da usare al massimo per una distanza di 200 metri, ottima per accoppare civili inermi ed ammassati ma un po meno per ingaggiare militari avversari attenti e magari provvisti di ottimi Dragunov da cecchino;
    2 - qualche figlio di buona donna ci ha fatto i soldi smerciando vecchi stock di armi risalenti alla guerra civile libanese.
    Ivan

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    1. L'immagine, come spesso accade se priva di riferimenti nel testo o di didascalia, é da intendersi come foto di repertorio, potrebbe non riferirsi a 'questo' sequestro, anche se possiamo assicurarle per via della nostra deontologia professionale che ritrae armi sequestrate sul confine siriano

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