Questa volta oggetto delle critiche della Repubblica Islamica, relate per mezzo di un'intervista di Amani al quotidiano Al-Masri Al-Youm, é stata la pretesa "notizia" dell'arresto di due cittadini iraniani al Cairo per un progettato attentato all'Ambasciatore saudita, in seguito smentita da parte egiziana e anche da fonti dell'ambasciata di Riyadh. Il punto é che alle smentite non viene mai data la rilevanza delle iniziali "bufale", con il risultato che, anche a livello di opinione pubblica popolare, la reputazione dell'Iran rischia di rimanere danneggiata e macchiata (il che é proprio quel che si profiggono gli inventori di simili fasulli 'scoop').
Altri casi simili avvenuti recentemente hanno avuto come oggetto il presunto coinvolgimento di 'agenti iraniani' in piani di contrabbando d'armamenti attraverso il Sinai. Teheran raccomanda al Governo saudita e ai suoi rappresentanti di concentrarsi piuttosto sull'appianare i gravi dissidi che sono sorti tra Riyadh e il Cairo per il 'caso' dell'attivista egiziano arrestato in Arabia Saudita; un compito certo impegnativo che toglierà ai ciambellani e ai sicofanti di Re Abdallah il tempo di dedicarsi a calunniare la Repubblica Islamica e i suoi cittadini.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!
Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.
Nessun commento:
Posta un commento