"Simili dichiarazioni non fanno che sottolineare la mancanza di rispetto turca nei nostri confronti: l'Irak non desidera nessun contrasto, nessun problema con la Turchia, come non ne cerchiamo o desideriamo con l'Iran, con l'Arabia Saudita, con gli Usa o qualunque altro paese del mondo eppure non possiamo transigere sul chiedere nei nostri confronti atteggiamenti corretti, che da parte turca, ultimamente, sembrano latitare". Proprio il Primo Ministro Al-Maliki nel novembre 2011 sarebbe stato la vittima designata di un attentato con autobomba commissionato da Al-Hashemi alle sue guardie del corpo, che solo per una serie di circostanze fortuite non lo ha effettivamente colpito.
Dal momento in cui é stato emesso il mandato di cattura contro di lui dal competente Tribunale di Bagdad Al-Hashemi prima si é nascosto in Curdistan, poi in Qatar, in Arabia Saudita e ora in Turchia. E' chiaro che le sue attività terroristiche erano coordinate con gli stati e le figure filo-americane della Regione e miravano a suscitare un conflitto etnico-confessionale per poter fornire argomenti a una prolungata presenza militare americana nel paese.
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