martedì 8 maggio 2012

Scandaloso! Armi per i terroristi wahabiti sequestrate dai Libanesi su una nave dell'armatore Grimaldi!

Le Forze di Sicurezza e i Servizi Segreti Militari libanesi hanno sequestrato una enorme quantità di armi in una nave italiana della compagnia armatoriale Grimaldi nel porto di Tripoli Siriaca in un vero e proprio "bis" del 'colpo' della Lutfallah II, bloccata pochi giorni orsono sempre nel Nord del paese, zona in cui prevale la setta sunnita e in cui il mezzo-saudita Saad Hariri, il 'Renzo Bossi libanese', burattino di Washington, Riyadh e Tel Aviv ha la sua roccaforte elettorale e il suo serbatoio di voti.

Le fonti libanesi confermano che tra gli arrestati nell'operazione anti-contrabbando e anti-terrorismo vi sono molte figure collegabili alla coalizione 14 marzo e ai partiti di riferimento di essa (specialmente il Movimento Futuro). La nave dell'armatore Grimaldi era partita dalla Germania, dove la compagnia di navigazione italiana ha una delle sue principali sedi operative europee e aveva fatto scalo ad Alessandria d'Egitto, quartier generale invece per il Mediterraneo meridionale, particolare interessante visto che sempre ad Alessandria aveva fatto scalo anche la Lutfallah II. 

Le armi e le munizioni erano nascoste in due veicoli, trasportati a bordo della nave, che sono stati presi e trasferiti alla base militare di Al-Qubbeh per accurati e approfonditi rilevamenti. Questi sequestri fanno capire quanto sia importante prevenire a ogni costo qualunque avanzata elettorale della coaliazione 14 marzo che se mai tornasse al potere trasformerebbe il Libano in un nuovo Pachistan esattamente come il Pachistan é stato distrutto dal suo status di 'retrofronte' per l'aggressione imperialista occidentale all'Afghanistan così il Paese dei Cedri sarebbe distrutto, sacrifcato sull'altare della nuova aggressione imperialista alla Siria.

Anche i Libanesi di sentimenti conservatori o di fede sunnita devono aprire gli occhi e rendersene conto: se continueranno a votare Hariri il fato della loro nazione é segnato e non sarà differente di quello di Peshawar, Lahore e delle altre città e province Pachistane devastate dai droni di Obama e asservite all'occupazione NATO.
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