giovedì 10 maggio 2012

Il Sud-Sudan accusa Khartoum di nuovi attacchi aerei: "Tutte fandonie!" é la replica sudanese

L'Esercito Sud Sudanese ha dichiarato, per bocca del suo Vice-portavoce Kella Dual Kueth che suoi obiettivi nell'Alto Nilo e nel Bahr el Gazal settentrionale sarebbero stati colpiti dall'aviazione di Khartoum; la dichiarazione, rilasciata in una conferenza stampa tenutasi nella giornata di mercoledì 9 maggio si riferirebbe a bombardamenti avvenuti tra lunedì 7 e martedì 8. Kueth avrebbe lamentato che gli attacchi aerei avrebbero 'vuolato' la Risoluzione Onu emessa per comporre il conflitto scatenato dalle provocazioni armate di Juba contro la provincia petrolifera di Heglig, trascurando però di spiegare cosa ci facessero forze militari Sud-Sudanesi nelle regioni colpite dagli aerei del Nord.
Prontamente e a stretto giro é arrivata la risposta sudanese che ha negato recisamente che qualunque operazione militare sia stata intrapresa contro obiettivi sud sudanesi; facendo notare che ogniqualvolta Khartoum si é trovata costretta ad agire militarmente contro le truppe e le milizie di Salva Kiir é sempre stata la prima ad annunciarlo e rivendicarlo. La risoluzione Onu approvata all'inizio di maggio, dopo che con un rapido 'blitz' le truppe del Nord hanno cacciato gli occupanti dalla provincia petrolifera di Heglig e dal suo capoluogo, invitava i due stati a "riprendere i negoziati" per comporre i loro contrasti.

A metà di aprile il Sud-Sudan aveva proditoriamente occupato la zona, scatenando la giusta reazione militare di Khartoum che in pochi giorni aveva inflitto 1200-1500 perdite alle forze di Kiir, ricacciandole disordinatamente oltre il confine violato.
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