domenica 1 luglio 2012

"Mesbah" e "Pantsir" si contendono l'onore dell'abbattimento del jet turco sopra Latakia, ma forse la verità sta nel mezzo!

L'abbattimento del Phantom turco sopra Latakia/Laodicea ha dimostrato ad Ankara, a Riyadh, a Doha, a Washington e a Tel Aviv che le capacità di risposta e intervento antiaereo delle forze armate di Damasco sono, a sedici mesi dall'inizio dell'offensiva terrorista sponsorizzata da Usa, Israele e dai loro scherani wahabiti, sempre intatte, confermando le pessimistiche previsioni dei Generali di Obama che, interrogati mesi addietro sulle possibili perdite dovute a un intervento militare unilaterale, preconizzarono all'inquilino nero della Casa Bianca l'abbattimento "almeno" di una quarantina di jet.
Ovviamente tra analisti e 'pundit' militari occidentali, tra redattori di rivistine cialtrone di aeronautica e 'affari militari' si é scatenata la bagarre per 'assegnare' a questo o a quest'altro modello di cannone, radar e centralina di controllo fuoco il "kill" dell'F-4 di Erdogan, impallinato e mandato a bagno diversi chilometri entro i confini aerei siriani.
In origine sembrava prevalere il 'partito' russofilo che, viste le storiche e saldissime relazioni commerciali e militari tra Damasco e Mosca voleva assegnare ai sistemi antiaerei del Cremlino la 'palma' dell'abbattimento, con l'unico dubbio se a meritarla fosse il cingolato 'Shilka' (piuttosto obsoleto, ma dotato di un quartetto di cannoncini da 23mm considerati il miglior sistema antiaereo del mondo tra gli anni '70 e gli anni '80) oppure il più moderno e mobile ruotato 'Pantsir S1', che abbina a due cannoni da 30mm per la difesa ravvicinata una batteria da 12 missili terra-aria per i bersagli a lungo raggio.
Col passare dei giorni, anche per una serie di accenni fatti da ufficiali di Damasco, si é però fatta avanti l'ipotesi che responsabile del 'colpaccio' potesse essere il meno celebre 'Mesbah-1' di fabbricazione iraniana: un complesso di cannoncini da 23mm di derivazione sovietica armonizzati in batteria da 2, 4 o 8 canne, che possono venire a un "3D Phased radar array" di produzione iraniana oppure collegate a un altro sistema radar di rilevamento.

 Proprio questa capacità potrebbe fornire una spiegazione a quanto accaduto: gli operatori siriani potrebbero infatti avere collegato le loro batterie di 'Mesbah' all'apparato radar di un veicolo 'Pantsir', riuscendo a rendere incrementalmente più coordinato ed efficace (con risultati immediatamente letali per lo sfortunato bersaglio) il tiro di un gran numero di bocche da fuoco da 23mm.

Nel 1983 batterie antiaeree siriane schierate in Libano abbatterono due jet americani (A-6 intruder e A-7 corsair II) e catturarono uno dei piloti, inviandolo prigioniero a Damasco.
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