giovedì 5 luglio 2012

Hezbollah ribatte alle pretestuose accuse del tiranno del Barhein: "Rifiutiamo di fare da giustificazione alle repressioni del regime di Manama!"

I corrotti e sanguinari tiranni sunniti, emiri del petrolio con la mentalità sclerotizzata di predoni nomadi, hanno una comune risorsa cui ricorrere quando la loro superficialità, la loro inefficienza, il loro servilismo verso gli Usa (e Israele) rischia di mettere in pericolo i loro troni traballanti: il cosiddetto "Babau sciita". Incapaci di rapportarsi in maniera seria e razionale con la seconda scuola di interpretazione dell'Islam per diffusione e popolarità essi la usano come capro espiatorio per ogni situazione scomoda a cui non sanno trovare spiegazione o rimedio, cercando di indirizzare verso gli sciiti il malcontento e l'odio dei loro sudditi e regnicoli sunniti e preservando così trono, privilegi e prebende.
Il Sovrano del Barhein, impegnato da oltre diciotto mesi a reprimere nel sangue e nella violenza le manifestazioni di insofferenza e ribellione degli abitanti dell'Isola delle Perle (sunniti e sciiti insieme), ha cercato recentemente di insinuare un cuneo tra le due comunità, finora affratellate dalla protesta e dallo scontento per il predominio di Casa Al-Khalifa, ammonendo i sunniti che, se continueranno a protestare contro di lui, si troveranno a vivere in un regime sciiti filo-iraniano dove, pretende di prevedere il Dionigi di Manama, i sunniti saranno 'certamente' perseguitati. A sostegno di questa sua tesi il Re avrebbe accusato il partito libanese Hezbollah di fomentare le proteste degli sciiti e addirittura di avere 'agenti' in Barhein a questo scopo.
Prontamente non si é fatta attendere, direttamente da Beirut Sud, la risposta del Movimento sciita che, per bocca della sua Redazione Media ha dichiarato: "Le accuse del regime di Al-Khalifa nei nostri confronti dimostrano solo quanto disperata si sia fatta la stiuazione per il Re e i suoi manutengoli che tentano con ingenue fabbricazioni di insultare l'intelligenza dei loro stessi concittadini; Hezbollah non ha alcun rappresentante in Barhein e, riguardo la situazione politica dell'isola, se pure solidarizza con la richiesta di Diritti e Democrazia per TUTTA la cittadinanza, sostiene la possibilità di quest'ultima di raggiungere queste rivendicazioni in maniera pacifica".

"Chiamare in causa Hezbollah o inesistenti 'complotti sciiti' non fa che confermare la malizia del regime e la sua determinazione a reprimere con la violenza le legittime richeste del popolo, valendosi anche, ormai da molti mesi, del sostegno straniero saudita, qatariota, degli Emirati Arabi, degli Usa, dei mercenari pachistani e anche del silenzio complice e ipocrita del mondo occidentale, sempre pronto a invocare i 'Diritti Umani' quando tale appello possa fare da paravento ai suoi interessi espansionistici ed imperialisti".
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