Si continua a sgranare il rosario delle vittime del regime di Riyadh, sempre nell'assordante silenzio dell'ipocrita comunità internazionale; prontissima a inventarsi fasulle "stragi di Assad" in Siria per tentare di giustificare i propri pruriti interventisti, ma cieca e sorda di fronte ai veri massacri.
Gli sciiti d'Arabia, lungi dal preoccuparsi soltanto dei propri problemi, hanno recentemente dimostrato in solidarietà dei loro concittadini sunniti che a Riyadh, nel vero e proprio nido della corruzione autoritaria, hanno trovato il coraggio di dimostrare attorno a una prigione chiedendo il rilascio di tutti i detenuti politici.
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