Questa affermazione, del resto, é in totale sintonia con la fonte ONU in Siria che recentemente ha valutato in 'meno del cinque per cento' del territorio siriano la porazione a qualche livello controllata dai takfiri wahabiti, costretti dall'accerchiamento governativo a rimanere in aree ben delimitate e circoscritte. Zoabi ha però fatto notare che un simile violento "colpo di scopa" comporterebbe gravi distruzioni di infrastrutture e perdite collaterali tra i civili, motivo per cui il Comando Supremo dell'Esercito sta invece concentrando i propri sforzi sulla preprazione di 'attacchi chirurgici' e 'operazioni qualitative' che possano portare allo stesso risultato con un minimum di sofferenze per la cittadinanza.
In una notizia correlata le autorità libanesi hanno bloccato e confiscato ben due container di armi, munizioni ed esplosivo diretti oltre il confine per rifornire i terroristi takfiri, in una delle più grandi operazioni anti-contrabbando compiute negli ultimi mesi. Il sequestro é avvenuto presso il villaggio di Al-Qaa e ha condotto all'arresto di cinque individui che si trovavano illegalmente in Libano con documenti contraffatti.
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