Certo questo non vuol dire che i takfiri egiziani, afghani, pakistani, marocchini e libici trasportati in loco dagli agenti imperialisti e wahabiti scompariranno dall'oggi al domani (anche se sarebbe bello e giusto) e atti di violenza anche cieca e sanguinosa potranno ancora verificarsi, ma la possibilità che le azioni dei qaedisti causino un rovesciamento violento delle istituzioni vigenti é stata sventata dalla fedeltà e dalla determinazione del popolo e dal coraggio e dall'abnegazione dell'Esercito di Assad.
Ricevendo una delegazione siriana Abdollahian ha accettato a nome dell'Esecutivo iraniano i ringraziamenti porti dal capo-missione di Damasco Mohammad Sobhi Abou al-Shamat che ha lodato la Repubblica Islamica per la costanza e l'impegno con cui é restata a fianco della Repubblica Araba di Siria in tutti questi ultimi venti mesi. Il Viceministro iraniano, ringraziando, ha assicurato che Teheran resterà vigilmente vicina alla Siria, al suo Presidente e al suo popolo anche in futuro.
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