Il gasdotto, denominato "Dell'Amicizia", costituirà un importantissimo tassello nella politica energetica dell'Iran verso gli altri paesi dell'Asse della Resistenza, che pur essendo a oggi esportatori netti di idrocarburi (o sul punto di diventarli, come il Libano) non riescono a soddisfare i loro bisogni di elettricità. L'Iran invece, in conseguenza della guerra del 1980-88 e delle criminali sanzioni Usa e occidentali, é diventato totalmente autonomo in materia e ora può fare la parte dell' esportatore di corrente o di metano verso i suoi alleati.
L'oleodotto poi potrà rifornire anche la Giordania, giovando all'indipendenza energetica di Amman ora come ora costretta a rifornirsi da Egitto e Arabia Saudita; l'ingresso dell'Iran nel suo 'parco fornitori' farà abbassare i prezzi con un sistema di virtuosa concorrenza. In seguito sarebbe possibile dal Libano estendero o verso la Turchia (nonostante adesso come adesso le relazioni tra Ankara e il blocco della Resistenza siano ai minimi storici) oppure verso la parte greca di Cipro e da lì estenderlo in direzione dei Balcani e dell'Europa.
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Senza dubbio il gasdotto sarà esteso alla turchia meno probabilmente all'europa(se con europa intendiamo anche francia, germania, spagna ecc...), comunque, le relazioni tra ankara e l'iran sono davvero così tese(mi risultava che la turchia ricevese non poche risorse energetiche dalla repubblica islamica)? PICCOLA CURIOSITÁ: è ancora in vigore, che voi sappiate, l'accordo sullo scambio di uranio tra turchia,iran e brasile?
RispondiEliminaQuello che so per certo è che gli Iraniani, estraggono l'Uranio di cui hanno bisogno, dalle loro miniere, in territorio Iraniano. Non hanno nessun bisogno che qualcuno gli venda Uranio. Non so se tale accordo possa essere ancora in vigore, anche perchè ultimamente i rapporti tra Teheran ed Ankara sono decisamente su un binario morto.
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