martedì 22 gennaio 2013

Wahabismo (sunnismo estremista) e sciismo estremista: l'Islam diviso che piace allo Zio Sam

Riprendiamo un interessante e illuminante articolo dal sito-web italiano di IRIB.
Yaser Yahia Abdollah Al Habib, è una sorta di telepredicatore sciita, di origini kuwaitiane, attivo da qualche tempo in Inghilterra, conosciuto in un certo ambiente come il "nemico numero uno del wahabismo". Ora, una persona dotata di intelletto, che conosce come stanno le cose nel mondo, sa benissimo che la corrente wahabita (secondo alcuni una sorta di sunnismo estremista) all'interno dell'islam è quella più reazionaria e conservatrice, antisunnita e antisciita, spesso tra le altre cose, intima collaboratrice degli interessi coloniali occidentali nel mondo islamico. Quindi uno potrebbe pensare: "se il sig. Al Habib è nemico dei reazionari, allora è un rivoluzionario autentico antimperialista".

Ma le cose non stanno affatto così, anzi.

Questo presunto religioso sciita, a cui mancano del tutto le severe credenziali teologiche che un vero sapiente sciita deve possedere, attraverso messaggi mediatici svolge una funzione del tutto particolare (e preoccupante). Egli è molto giovane, per un periodo breve finì in carcere in Kuwait, e poi, grazie alle "strane" pressioni degli inglesi fu liberato e portato a Londra, dove risiede tutt'ora. In poco tempo, grazie evidentemente alla collaborazione delle autorità di Sua Maestà, è riuscito a fondare un canale satellitare e delle riviste religiose e politiche.

Questo baldanzoso giovanotto di trentasei anni, è diventato famoso qualche anno fa, quando in una cerimonia in Inghilterra, insultò pubblicamente Aisha, una delle mogli del profeta Muhammad. Il risultato di tali insulti fu che alcuni musulmani sunniti, che hanno molto rispetto per Aisha, lo hanno ferocemente criticato, lanciandosi anche in acrimoniosi commenti contro gli sciiti, facendo di ogni erba un fascio.
A gettare acqua sul fuoco allora ci pens l'Ayatollah Ali Khamenei, Guida Suprema della Rivoluzione Islamica iraniana con una fatwa, nella quale egli diceva apertamente che insultare le mogli dei profeti, ed in particolare del profeta Muhammad, era islamicamente inaccettabile e condannabile. Questa fatwa presto si diffuse in tutto il mondo, e le emittenti dei paesi arabi e islamici la pubblicarono. Anche le guide di Al Azhar in Egitto, principale centro dell'islam sunnita, accolsero l'editto con favore.

Ovviamente Al Arabya, la voce del governo wahabita saudita censurò la fatwa che toglieva argomenti agli estremisti sunniti per i loro attacchi contro la Shia e gli sciiti, che invece erano facilitati dal messaggio irriguardoso del sedicente 'sapiente' sciita londinese. Ciò dimostra da un lato la, nel migliore dei casi, stoltezza del telepredicatore sciita a Londra, se non la sua vera e propria complicità con gli agenti del colonialismo (questa ipotesi è molto più plausibile).

D'altro canto tutto ciò ci aiuta a capire che la linea dell'Ayatollah Khamenei è l'unica, sostenuta anche da altri grandi sapienti, che possa portare ad una politica di unità tra musulmani, in antitesi da certi sciiti estremisti, che in modo consapevole o meno, vogliono fare la stessa cosa che fanno gli wahabiti, creare scompiglio tra i musulmani, per applicare la politica colonialista del divide et impera. Wahabismo (sunnismo estremista) e sciismo estremista, sono due facce della stessa medaglia, quella medaglia che l'imam Khomeini chiamava "islam americano".
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5 commenti:

  1. Veramente Ottimo Articolo. Come Sempre, del resto.

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    1. Eh, questa volta la maggior parte del lavoro l'ha fatto l'emittente IRIB, noi abbiamo solo ripreso il contenuto e lo abbiamo doverosamente accreditato...speriamo che questo serva a dimostrare che non siamo 'acriticamente' filo-sciiti come qualcuno ci descrive, ma pronti a denunciare e condannare ogni distorsione estremistica di quello che per noi (politicamente e civilmente ancora prima che religiosamente) é un grande messaggio di riscatto e di speranza

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  2. Concordo Pienamente.

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  3. Questo signore è senzaltro un amichetto dei wahabiti. Probabilmente il suo insulto ad Aisha penso sia dovuto al fatto che la moglie di maometto sopra citata era piuttosto in conflitto con Ali, la principale figura dello sciismo (ma si sa, gente come questo qui è sempre pronta a estremizzare ogni cosa). Costui avrà pensato che essendo in conflitto con Ali, Aisha non sarebbe degna di essere rispettata.
    -SN 16-

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  4. Ma per carità! Gli Iraniani sparano contro al Habib dicono di avere "le prove" ma chissà perché non le esibiscono mai.

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