Il leader supremo di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, ha fatto un'apparizione pubblica a Beirut lo scorso venerdì per la Giornata Internazionale di Al-Quds; il suo arrivo nel compound di Hezbollah a Dahiyeh ha scatenato l'entusiasmo frenetico degli astanti che ben vedete rappresentato nella testimonianza video qui sotto. Nasrallah, oratore facondo e talentuoso quanto pochi altri, si é quindi trattenuto a parlare a lungo, sulla situazione odierna di Gerusalemme, della Palestina Occupata, sulle fasulle trattative volute da Kerry e sullo stato dell'Asse della Resistenza e sulle sfide che lo attendono nel futuro. Tanto é durato il suo discorso, punteggiato dai boati di applausi, di incitazione, persino di risa quando sua Eccellenza il Segretario si concedeva una delle sue perle di umorismo sagace, che il dettaglio di guardie del corpo che lo circondavano cominciava quasi quasi a farsi impaziente, ritendendo pericoloso che sua Eccellenza si trattenesse in pubblico tanto a lungo. L'orazione si é risolta in un enorme successo che dimostra come Hezbollah sia un corpo in piena salute ricchissimo di energie ancora da spendere e come tutti i recenti tentativi di metterlo in difficoltà o di attaccarlo direttamente o indirettamente si siano tutti risolti in clamorosi buchi nell'acqua.
Contemporaneamente, sapendo che il suo principale rivale avrebbe rilasciato un discorso, anche il leader della coalizione filo-imperialista, filo-sionista venduta alla Casa Saudita, Saad Hariri, il Renzo Bossi libanese, ha deciso, dal suo esilio estero dove ormai sta passando la maggior parte del suo tempo, di farsi sentire con un messaggio registrato (ma come? Non é Nasrallah che rischia di venire colpito a ogni passo da droni e attentati sionisti? Eppure lui appare DI PERSONA, mentre l'alleato di Washington, Tel Aviv e Riyadh si affida a messaggi video? Mah...)
Il 'discorso' di Hariri é stato un trito "ripasso" di tutti i logori argomenti della propaganda filoimperialista in Libano: un attacco (ormai non più creduto efficace nemmeno dallo stanco oratore che lo andava ripetendo) contro le armi della Resistienza condito da esanimi 'pronunciamenti' a favore di "Uno Stato libanese forte"...ma che 'Stato libanese' potrebbe mai essere forte visto che senza le armi della Resistenza il regime ebraico occuperebbe ancora un terzo del paese e nessuno dei paesi imperialisti amici di Tel Aviv permetterà mai all'Armee Libanaise di dotarsi di armi potenti e sofisticate che le permettano di affrontare alla pari un domani una nuova aggressione sionista? L'unico Stato libanese forte é quello che passa per l'integrazione tra Armee e Resistenza, con l'aiuto dell'Iran e della Russia che hanno tutto l'interesse a vedere un Libano forte in grado di difendersi da Israele e di proteggere i suoi interessi economici e petroliferi nel Mediterraneo!
Nessun commento:
Posta un commento