La Jihad Islamica Palestinese ha ufficialmente ripetuto il proprio invito agli attori della Resistenza armata (in primo luogo le sue stesse Brigate Al-Quds) a rapire militari dell'occupazione ebraica da usare come merce di scambio con prigionieri palestinesi.
La tattica, già sfruttata in passato, ha portato a enormi successi come nel caso dell'ebreo francese Gilad Schalit, rilasciato in cambio di centinaia e centinaia di prigionieri, alcuni dei quali veri e propri eroi ed eroine della lotta per la Liberazione della Palestina.
Ahmad al-Modallal, dirigente della Jihad, ha dichiarato: "E' dovere di tutte le fazioni della Resistenza armata cooperare al fine di liberare i nostri prigionieri, di tutti i metodi sperimentati finora quello che offre le migliori garanzie di successo é il sequestro di militari dell'entità sionista".
Modallal ha altresì dichiarato la propria sfiducia in qualunque genere di 'trattativa' col regime ebraico, evidenziando come in vent'anni di 'negoziati' i cacicchi di Fatah non abbiano ottenuto altro che di permettere a Tel Aviv di fagocitare sempre più terra palestinese e opprimere sempre più odiosamente il Popolo di Palestina.
sarebbe ora che trovassero l'unita' vera ... le divisioni (spesso fomentate sai sionisti e dai wahhabiti) fanno solo il gioco sionista ... la vera paura se non terrore dei sionisti e' l'unita' della resistenza armata e non armata dei palestinesi ... QUESTA E' LA VERA PAURA !!!!
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