Dopo il recente, intenso scambio di fuoco tra Gaza e l'illegale entità sionista impiantatasi in Palestina, durante il quale sono state le Brigate Al-Quds della Jihad Islamica a prendere in mano l'iniziativa e a investire il regime ebraico con i loro razzi, Tel Aviv ha deciso di riprendere le provocazioni armate: dapprima colpendo i pescatori sulle coste di Rafah, poi venerdì scorso colpendo nottetempo obiettivi economici, e oggi con altri cinque raid aerei nella zona Sud dell'enclave palestinese.
Secondo quanto riportato finora non ci sarebbero vittime o feriti, ma vasti danneggiamenti materiali; in risposta agli attacchi sionazisti si é rilevata una ripresa dei lanci di razzi (finora non molto intensi, però), ma la Jihad Islamica Palestinese ha dichiarato ufficialmente che se il regime ebraico vuole proseguire sulla strada della provocazione ben presto Tel Aviv e Jaffa verranno colpite dalla rappresaglia della Resistenza.
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