Ben quattordici esponenti di gruppi terroristici wahabiti sono caduti nella rete tesa dai servizi di sicurezza irakeni nei dintorni della città di Fallujah, nella provincia occidentale di Anbar, nell'ambito della continua, serrata offensiva che le autorità di Bagdad hanno scatenato fin da fine 2013 contro mercenari e sicari pagati da Riyadh che avrebbero voluto diffondere il caos nel paese per impedire il regolare confronto elettorale primaverile.
Adesso che le elezioni si sono tenute e i loro risultati hanno premiato oltremisura le forze di Governo del Premier Nouri al-Maliki e delle formazioni sue alleate é giunto il momento di portare i colpi decisivi, distruggere una volta per tutte il network takfiro ai confini con la Siria in modo da aiutare anche il Governo di Damasco a recuperare al controllo e alla sovranità nazionale anche l'Est del paese.
Particolare ironico e curioso, tutti i terroristi arrestati con quest'ultima operazione sono stati bloccati mentre tentavano di darsi alla fuga in panni muliebri, continuando così la tradizione di takfiri dediti al travestitismo (per necessità o per gusto personale molto di moda in quest'epoca trans-friendly) che più volte abbiamo segnalato anche su queste pagine.
Fantastico!
RispondiEliminaTakfiri culattoni travestiti!
Dovrebbero farli passare alla TV e poi proporli per l'Euroculattonia canora in concorrenza con Conchita Wurst!
Ivan
Secondo me si stavano preparandosi per fare JIHAD DI NIKAH.
RispondiElimina;)