Commentando la recente cancellazione delle manovre "Punto di Svolta 8" da parte dello Stato Maggiore del Regime ebraico ci dicevamo scettici riguardo ai guaiti e agi alti lai lanciati dal Ministero della Guerra verso il Sinedrio della Knesset, immaginando che a monte vi fosse una consapevole forzatura dei toni per facilitare nuovi stanziamenti; adesso, stando alle ultime dichiarazioni di Ben Gantz, forse risulta che a essere troppo ottimisti siamo stati noi.
Il Capo di SM di Tel Aviv, infatti, ha annunciato il blocco "sine die" di tutte le operazioni di addestramento della Riserva, una decisione gravissima visto che in caso di conflitto generalizzato le speranze di sopravvivenza dell'occupazione sionista si basano in gran parte sulla capacità di mobilitare con rapidità le molte 'Ugda' (Brigate - l'unità operazionale base dell'Esercito israeliano) di Riserva.
Un tempo, forgiate da ripetute esercitazioni in tempo di pace con cui coloro che avevano già assolto gli obblighi di leva 'rinfrescavano' il loro addestramento e si mettevano in pari con i nuovi armamenti, equipaggiamenti e protocolli di impiego degli stessi, queste erano di poco inferiori alle unità regolari ma adesso, senza lo stretto 'regimen' di richiami ed esercizi, potrebbero vedere la loro efficacia operativa precipitare ai livelli di unità di semplici coscritti.
Il giudizio espresso a fine aprile sulle colonne di "Maariv" diventa sempre più lapidario e profetico: "Tel Aviv non riuscirà a resistere a una nuova 'guerra totale'...".
inizia la loro fine .....
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