Ritratti del Presidente Assad innalzati nei quartieri di Aleppo ancora sotto il controllo dei terroristi takfiri; quale migliore immagine per dimostrare che quanto avvenuto nella principale metropoli del Nord della Siria è stata una pura e semplice INVASIONE e non come a lungo ha raccontato la fasulla propaganda occidentale una 'insurrezione contro il crudele dittatore'.
Il parlamentare siriano Mohannad al-Haaj ha dichiarato nella giornata di ieri che la situazione ad Aleppo Centro-Est non é mai stata così vicina a una insurrezione degli abitanti civili ancora presenti nei quartieri circondati, esasperati dalla crudeltà dei terroristi, ansiosi di venire liberati dalle forze armate nazionali.
Un ritratto di Assad sarebbe stato issato perfino sul punto più alto della Moschea di Abu Bakr al-Saddiq, nel distretto di Kalasa.
Si calcola che dei civili ancora presenti nella porzione di città circondata almeno settemila siano attivamente tenuti in ostaggio dai takfiri come "scudi umani", mentre gli altri non riescono ad abbandonare l'area per i campi minati e le trappole esplosive seminate dai gruppi estremisti.
sembra che i soldati turchi, senza rispetto per accordi presi, stiano avanzando verso aleppo,http://www.controinformazione.info/siria-braccio-di-ferro-tra-le-forze-russe-siriane-con-i-turchi-che-puntano-ad-avanzare-ad-ovest-delleufrate/ stamani i caccia siriani li hanno castigati uccidendone tre e ferendone sette. pietro
RispondiEliminaPietro, forse è meglio usare cautela nel considerare certi articoli, essendo quasi sempre pure congetture, tra Russia, Syria e Turkia vi è sicuramente qualche tipo di accordo, se il califfo ottomano dovesse rompere tale accordo la turkia ne pagherebbe pesantemente le conseguenze, specie in questo preciso momento dove sta perdendo il supporto europeo e non può pensare di cavarsela da solo, infatti sta facendo le pratiche per aderire alla SCO dove se non sta ai patti col cazzo che lo accettano e finirebbe nella merda, le varianti sono molte ed è difficile conoscerle, quindi io mantengo cautela.
EliminaPurtroppo di Herdogan non ci si può fidare. Ha già più volte finto di patteggiare accordi sempre disattesi e ha fatto più volte dichiarazioni a sostegno di azioni che confermavano la volontà di ridare corpo al grande sogno di un redivivo impero ottomano. Uno dei due volti dell’Herdogan bifronte aderisce pienamente al piano neocon del “Grande Medioriente allargato” candidandosi a essere il protettorato dello stato salafita che dovrebbe ridisegnare l’area. Con l’altro volto mostra di volere entrare nello SCO e mostra di perseguire quegli accordi sul gas e sul commercio con cui la Russia spera di convincerlo ad abbandonare il suo sogno megalomane. Quello di Herdogan è un gioco pericoloso, dato il dispiegamento in Siria della forza militare russa, perché quando il vaso sarà colmo Putin non glielo manderà a dire ma agirà fulmineamente e con fermezza. E la stessa prassi la userà con Israele quando avrà le mani libere una volta portato a buon fine il repulisti della quinta colonna filooccidentale che fa da cinghia di trasmissione dei Rothschild, i quali influenzano le scelte di politica monetaria e stringono i loro artigli , soprattutto, sulla Banca Centrale.
EliminaHo sempre sostenuto che la "giravolta" del boia ottomano Erdogan, port-colpo di stato da operetta, era una trappola. Infatti, ora sta cercando di mandare i suoi mercenari in soccorso dei tagliagole che stanno soccombendo in Aleppo. In cio, è complice anche il serpente Obama, che dovrebbe bloccare qualsiasi operazione militare, diretta o indiretta, come richiesto dall'entrante Donald Trump.
RispondiEliminaMa è possibile che nessuno nella Nato o in Europa alzi la voce contro quel bastardo di Erdogan? sanzioni alla russia ma la urchia fa quel cazzo che vuole. Qua la bilancia pesa come vuole, a seconda dell'articolo... che merda di mondo.
RispondiEliminaDr Kahani ho letto questa mattina che nella provincia di Latakia l'esercito siriano è stato soggetto a bombardamento da parte dei soldati turchi lei ha notizie?Non si capisce più come si stia dando tutta questa possibilità ai turchi che dovrebbero essere tenuti a freno data la loro doppiezza
RispondiEliminagrazie per eventuale risposta saluti cordiali
giuseppe
o se è per quello i siriani hanno già reso pan per focaccia.....
Eliminahttps://southfront.org/syrian-air-force-delivers-air-strikes-on-turkish-military-in-northern-aleppo/
Syrian Air Force Delivers Air Strikes on Turkish Military in Northern Aleppo
#FROMTHEFRONT#MAPS 24.11.2016 - 2,127 views
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Syrian Air Force Delivers Air Strikes on Turkish Military in Northern Aleppo
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Last night, the Syrian Air Force delivered air strikes on the Turkish Armed Forces near the ISIS controlled town of al-Bab in northern Syria, according to local sources in the Aleppo province.
The Turkish military confirmed that three Turkish soldiers and 10 others wounded (one of them seriously) were as result of an air strikes thought to be carried by the Syrian military. The wounded soldiers were taken to the hospital in the Turkish province of Gaziantep, bordering Syria.
Ankara added that the attack occurred at around 3:30 am (0030 GMT) in the course of the Turkish-led military operation (code-named Operation Euphrates Shield) in the area of al-Bab.
At the same, non-official Turkish and Syrian sources said that the attack resulted in killing over 5 Turkish soldiers and wounding of 16 others.
Meanwhile, intense fighting is ongoing between Turkey-led forces and Kurdish YPG forces in the province of Aleppo.
Turkey-led forces attacked YPG units in the villages of Boghaz, Sab Weran, Sheikh Nasir and Yulanli and seized the villages of Barshaya and Jib Al-Dam from them. Turkish airstrikes reportedly hit YPG positions in the town of Arimah that Kurdish forces had seized from ISIS.
Major escalation took place between the YPG and Turkey-led forces after the Kurdish group succeed in preventing pro-Turkey militants from encircling and seizing the key town of al-Bab, controlled by ISIS.
Air strikes delivered on the Turkish Armed Forces by Syrian warplanes can be an indication that Damascus sends Ankara a signal that it will oppose to the ongoing military build-up of Turkish army in northern Syri
i turki, non voglio dire niente, ho già detto abbastanza.
RispondiEliminaMarcus Claudius Marcellus
Un'immagine che vale più di tante p parole
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