La musica barocca del tardo '600 e del '700 costituisce la base sulla quale si costruirà la grande stagione della musica sinfonica d'arte europea dal tardo XVIII secolo alla prima metà del XX.
E' quindi solamente logico che l'AISO (Orchestra Sinfonica Austro Iraniana) abbia scelto una serie di brani più o meno conosciuti di grandi compositori dell'epoca barocca per il concerto che ha tenuto domenica 14 gennaio a Teheran nel quinto giorno del Festival Musicale Fajr.
Diretti dal giovane ed energico Maziar Younesi gli strumentisti dell'AISO si sono cimentanti nell'Auditorio Vahdat a Teheran di fronte a un pubblico foltissimo nell'esecuzione di brani di Johann Heinrich Schmelzer, Francesco Conti, Georg Philipp Telemann, Giuseppe Tartini e Antonio Vivaldi, la cui "Notte" ha segnalato il punto più emozionante della serata.
Il pubblico iraniano ha letteralmente "fame" di confrontarsi con la musica e con la cultura occidentale, in tutte le sue forme e ad ogni livello, proprio nel momento in cui le suicide politiche di austerità dell'UE stanno tagliando fondi e risorse in tutto il Vecchio Continente, lasciando Arte e Cultura alla mercé dell'interessata "carità" di qualche mecenate ansioso di promuovere agende nemmeno troppo nascoste.
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