I continui attacchi missilistici dello Yemen contro obiettivi sauditi testimoniano che ogni velleità di "difesa balistica" con i sistemi antimissile Made in Usa rimane una chimera oggi come lo era nel 1991.
Tuttavia la loro vendita è un ottimo affare, visto che i Sauditi continuano ad acquistarne.
Ultimamente hanno concluso un accordo per la vendita di nuovi sistemi (radar, lanciatori, missili di riserva) PAC-3 (Patriot Advanced Capacity).
Per inciso, gli stessi PAC-3 che hanno fallito nell'intercettare il Borkan-2 lanciato su Riyadh (centrando il fusto inerte poi trasportato a Washington per la baracconata di Nikki Haley).
I Sauditi continuano a riempirsi gli arsenali di armi americane, in parte usandole a casaccio contro lo Yemen (che non riescono a domare dopo quasi tre anni dall'aggressione) in parte per alimentare le loro sgangherate fantasie belliche.
I sauditi parassiti, più grandi "produttori" di petrolio del mondo (cosa c'è da produrre), l'hanno venduto a caro prezzo agli "amici "occidentali" (come l'Italietta) godendo di una vera e propria rendita.
RispondiEliminaCon il ricavato/petrodollari comprano armi alimentando la grande industria militar/mortifera usa - con giovamento dell'élite finanziaria - e se i soldi non bastano più, fanno una campagna di "moralizzazione", "contro la corruzione" e li prendono ai principini danarosi come Walid ...
Così il cerchio si chiude.
...E se poi fallissero pure gli S-400?....
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