lunedì 15 gennaio 2018

Nella ex-sacca di Beit Jinn tornano a vivere 500 famiglie siriane!

I Siriani non vogliono vivere sotto i mercenari takfiri stranieri, uiguri, ceceni, turchestani, marocchini, pachistani "importati" dai soldi dell'Arabia Saudita e armati con gli equipaggiamenti americani, sionisti e NATO che qualche sventato del calibro di germano monti o alberto savioli chiama "ribelli siriani" quando é chiaro che tra di essi i Siriani sono come mosche bianche.

I Siriani fuggono di fronte a loro e spopolano intere cittadine e province, preferendo vivere come rifugiati interni sotto la protezione del Governo legittimo.

Tornano alle loro case solo quando l'abnegazione e il valore delle truppe siriane ha cacciato gli invasori stranieri (qualcosa che bisognerebbe ricominciare a fare, anche in Europa).
Ne é un esempio la situazione nella ex-sacca di Beit Jinn, dove, dopo l'evacuazione dei terroristi, circa 500 famiglie siriane sono riuscite a tornare alle loro case.
Per loro é finito un incubo e ricomincia una vita normale.

Speriamo che presto altre migliaia e migliaia di famiglie possano imitarle.

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