giovedì 11 ottobre 2018

Terrorista dell'ISIS appena sedicenne stava per collocare una bomba sull'autostrada ad Akkar quando é stato arrestato dalla Surete!

Le forze di sicurezza interne libanesi hanno comunicato, in una dichiarazione rilasciata ieri, di aver arrestato un giovanissimo terrorista dell'ISIS ad Akkar, proprio mentre stava per completare l'installazione di un ordigno esplosivo destinato a colpire una pattuglia dell'Armee Libanaise.



"Sulla base delle informazioni sugli ordini di effettuare attacchi nei paesi in cui risiedono, e in seguito a operazioni di osservazione e monitoraggio, una forza speciale del settore dell'informazione ha condotto una rapida operazione di sicurezza ed è riuscita a catturare un membro del Daash, nato nel 2002, ad Akkar", ha detto una dichiarazione dell'ISF.
Vista la minore età dell'arrestato, egli é indicato solo con le iniziali A.D.

Ha aggiunto che l'arresto è arrivato poco prima che il giovene arrestato fosse in grado di completare l'installazione di un ordigno esplosivo che intendeva lasciare su un'autostrada locale per colpire una pattuglia dell'Armee.

4 commenti:

  1. Fucilazione, inutile lasciarlo crescere ulteriormente. per sicurezza, sterminerei anche tutta la sua famiglia, fino ai cugini di 4° grado, per evitare voglie di vendetta

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  2. La giovane età del terrorista plagiato mostra quanto il wahabismo sia tuttora in voga e di quante facilitazioni alla sua diffusione possa ancora fare uso, l'arma del terrorismo wahabita è ancora in uso da parte delle agenzie nazi-sioniste e occidentali.

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  3. Rammentando quanto fossi ardito, scapicollato e focoso, non meno di adesso comunque, comprendo e scuso il giovine in questio.
    Il bacino in cui questi esseri umani, vengono pescati è a livelli primitivi di educazione e informazione, indottrinati con derive religiose prive di fondamento morale.
    Son ragazzi con i primi peli pubici e viso, vanno aiutati.

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    1. In effetti tempo fa vidi un documentario sulla Cecenia ove in un passaggio si trattava di riabilitare ragazzi di ritorno dall'Iraq o dalla Siria (affiliati all'ISIS), questo avveniva in carcere per mezzo di un Imam locale che cercava di spiegare loro le storture a sfondo fanatico cui avevano subito, sugli effettivi risultati pratici però non saprei che dire, il documentario lasciava intendere la possibilità di buoni risultati, speriamo ....

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