Mustafa Barghouti, eletto nel 2006 a un seggio del Consiglio Legislativo palestinese ha avvertito che le azioni degli occupanti israeliani a Gerusalemme confermino come per lo Stato ebraico ogni 'distrazione' dell'attenzione del pubblico internazionale sia utile per accelerare e intensificare il processo di pulizia etnica e genocidio culturale che, nelle loro intenzioni, dovrebbe portare alla creazione di una mostruosa entità ebraica e fondamentalista al posto della Gerusalemme storica, contraddistinta dalla ricchezza e dalla varietà del suo make-up storico, etnico, culturale e religioso che alterna elementi palestinesi ed ebraici, cristiani cattolici e musulmani sunniti e armeni ortodossi.
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La "metastasi" degli insediamenti ebraici illegali |
Barghouti si riferisce ovviamente alla
progettata costruzione di sinagoghe nelle colonie illegali, ma anche al meno reclamizzato
programma di spostamento delle accademie militari israeliane che verrebbero trasferite dalla Galilea a Gerusalemme Est: "Questa intenzione é una vera e propria dichiarazione di guerra contro i Palestinese"; Israele vorrebbe spostare le accademie in questione su 32.000 metri quadri di terra occupata.
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Coloni ebrei fondamentalisti erigono un "avamposto" su terra palestinese |
Barghouti, che é anche Segretario Generale dell'
Iniziativa nazionale palestinese ha dichiarato essenziale affrontare la vera e propria "frenesia" che caratterizza l'ingrandimento degli insediamenti illegali, dimora dei coloni ebrei fondamentalisti e il continuo nascere di nuovi 'avamposti', da cui questi pericolosi razzisti armati sperano di far proliferare nuove colonie. Ha anche sottolineato che il tempo é ormai maturo per porre fine alla divisione interna del Fronte nazionale palestinese, ricomponendo un'unità di intenti che é necessaria per contrastare "gli imminenti pericoli" che minacciano i Palestinesi e i loro innegabili diritti nazionali.
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