L'associazione austriaca "Amici dell'Umanità" ha chiesto al Consiglio militare egiziano, attualmente al potere, di rimuovere tutti gli ostacoli alla libera circolazione di persone e merci attraverso il varco di confine di Rafah, in maniera da rendere inutile il brutale e inumano strangolamento economico della Striscia di Gaza, con cui Israele vuole 'vendicarsi' della determinazione palestinese a non piegarsi di fronte alle sue minacce e ai suoi ricatti.
In una lettera aperta ai vertici dell'Esercito, i leader dell'associazione umanitaria dicono: "Gli abitanti di Gaza e della Striscia subiscono ormai da sessanta mesi un assedio ingiustificato e ingiustificabile e non possono provvedere adeguatamente alle proprie necessità, o a quelle delle loro famiglie, oltre che per lo strettissimo necessario per sopravviere, mentre invece avrebbero bisogno di importare massicce quantità di materiali da costruzione, cemento, acciaio e laterizi per riparare completamente alle devastazioni lasciate oltre due anni fa dall'attacco militare israeliano; le autorità egiziane, per quanto transitorie, dovrebbero intervenire immediatamente in loro favore".
Un'altra misura raccomandata ai capi militari egiziani é la liberazione di tutti i Palestinesi ancora rinchiusi per motivi ideologici e politici dal regime di Mubarak, con particolare riferimento a sei carcerati nella struttura di Al Arab, sottoposti a brutali torture dagli aguzzini della 'vacca che ride' e lasciati senza cure o assistenza sanitaria adeguata, tanto che le loro vite sono tuttora in pericolo.
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