martedì 15 febbraio 2011

Israele accelera la giudaizzazione forzata di Gerusalemme Est! In arrivo altre 19 sinagoghe!

 
Nella generale e totalmente giustificata atmosfera di entusiasmo e solidarietà per gli obiettivi raggiunti dalle rivolte popolari tunisina ed egiziana é bene comunque mantenere una parte della nostra attenzione fissata a registrare fatti, eventi e sviluppi tutt'altro che incoraggianti che, altrimenti, correrebbero il rischio di passare "sotto la soglia d'attenzione", in maniera da far risultare i loro sviluppi e le loro conseguenze molto più inattese e difficili da contrastare.

Certamente in questa categoria rientra la notizia di ieri, presentata SOLO sull'edizione in ebraico del quotidiano sionista Haaretz (evidentemente si voleva darle poca esposizione internazionale), secondo la quale il municipio di Gerusalemme Ovest (la parte israeliana della città) si preparerebbe ad approvare i progetti di costruzione di almeno diciannove nuove sinagoghe nell'insediamento fondamentalista ebraico di Har Homa, nella parte sudorientale della città.

Come risulta evidente anche solo da una attenta lettura della frase precedente Har Homa non rientra PER NULLA nelle competenze della municipalità israeliana, ma é stato edificato su terreno palestinese annesso e circondato da barriere illegali: i suoi abitanti (estremisti ebrei fanatizzati e violenti) non sono nemmeno considerati "civili" dal rilevante Diritto internazionale, essi si configurano infatti come forze ausiliarie di una occupazione militare illegale.

I settler sono la versione ebraica dei 'contadini armati' con cui Heinrich Himmler, nei deliri nazisti sullo 'spazio vitale', contava di germanizzare le vaste pianure della Russia europea dopo la (da lui) sperata vittoria contro l'Unione sovietica; ovviamente nei sogni himmleriani questi animosi e bellicosi 'coloni' germanici dovevano essere impiantati a scapito delle popolazioni indigene slave, per cui non c'era che il trasferimento forzoso oltre gli Urali o, in alternativa, lo sterminio.











Non siamo ancora arrivati allo sterminio fisico dei Palestinesi, ma, se si considera il numero di aggressioni, roghi di raccolti e di armenti, devastazione di proprietà immobiliari, di luoghi di culto, di cimiteri, che ha luogo quotidianamente a Gerusalemme, nel Negev e in tutta la Cisgiordania, ci siamo pericolosamente vicini.

Persino la spocchia e la certa sicurezza di impunità con cui i coloni fanatici parlano dei loro progetti contribuiscono a creare l'illusione di parlare con emuli moderni degli Streicher e dei Rosenberg: "Questa decisione (la costruzione delle diciannove sinagoghe) significa la fine di Har Homa come 'distretto multi-direzionale', d'ora in poi e in eterno nel futuro esso sarà abitato solo da ebrei ortodossi".

Non vi é gratuita e violenta imbecillità tipica delle 'teste rasate' di casa nostra che i coloni ebrei illegali non si sforzino di imitare...come dimostrano questi graffiti razzisti lasciati su case e negozi palestinesi in Cisgiordania.
Har Homa, che in realtà sorge sopra Jabal Abu Ghoneim, ospita trentamila abitanti...una piccola cittadina di razzisti armati e intolleranti.

2 commenti:

  1. METALLARO TOGLITI LE CUFFIE PERCHè VOGLIAMO NOTIZIE SULL'IRAN. OPPURE NON SAI NULLA... UHAA UHAA

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  2. persino il supebreo mentana ha smesso di sparare boiate sull'Iran e questo insiste...haha, che pena

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