lunedì 14 febbraio 2011

Abbas imita i passi dell'amico Mubarak: "rimpasto" del debole esecutivo Fayyad come ultima carta per evitare le proteste di piazza!

Abu Mazen soffia...e i suoi evanescenti e inconsistenti ministri di Ramallah si disperdono volando via...
 Il cosiddetto 'Governo di Ramallah' ha rassegnato le dimissioni nella giornata di oggi, in un tentativo goffo e non troppo convincente voluto dall'ex-Presidente (facente funzione nonostante una carica scaduta da oltre due anni) Mahmud Abbas di dimostrare un improbabile 'attivismo riformatore' dell'undicesima ora, che, nei suoi desideri, dovrebbe saziare la sete di cambiamento dei Cisgiordani e convincerli a non scendere in piazza il prossimo sabato come già annunciato a Betlemme e in altre cittadine della West Bank.

Il tentativo però, potrebbe tradursi in un patetico giochino delle sedie, con i soliti burocrati e capibastone che si limitano a scambiarsi gli scranni e i ministeri, chi salendo, chi scendendo nell'influenza e nella fetta di bottino dei 'paesi donatori' che si vedrà assegnata nel nuovo esecutivo; i segni di cattivo augurio ci sono già tutti, a partire dal fatto che il 'nuovo' Governo per modo di dire sarà guidato dallo stesso Primo Ministro di quello precedente, il grigio tecnocrate Salam Fayyad.

Di solito ai tecnocrati si perdona di essere non rimarchevoli e poco carismatici, essi compensano tale mancanza con la savviness e il know how pratico...ma in un sistema tanto imballato e dipendente dai desiderata israeliani e americani (spesso in aperto conflitto) il povero Fayyad non ha finora (e non si vede perché la situazione dovrebbe cambiare in futuro) avuto modo di esplicare la propria perizia operativa.

Puntuali da Gaza sono arrivati commenti ficcanti e severi da parte di Hamas, il movimento musulmano che esprime il legittimo Governo palestinese, espressione della volontà elettorale di Gaza e Cisgiordania come risultata dalle consultazioni democratiche del 2006. "Fatah proverà ben presto la furia del popolo palestinese a meno che in qualche modo Abbas non riesca a dare il via a una grande serie di riforme politiche ed economiche che finora si sono provate troppo impegnative per venire anche solo avvicinate dall'azione sua e dei suoi colleghi"; così Sami Abu Zuhri, portavoce di Hamas, ha riferito ai media locali e regionali.

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