Dimostranti riunitisi alle prime luci del giorno davanti al Quartier generale della polizia di Bengasi si sono scontrati violentmente coi gendarmi del Colonnello Gheddafi, come riportato dalla rete satellitare qatariana Al-Jazeera. Gli scontri sarebbero scoppiati quando contro i dimostranti, che stavano intonando canti e slogan su quello che definivano "il corrotto regime libico", si sono scatenate le cariche dei reparti antisommossa, che hanno fatto largo uso di gas urticanti, manganelli, granate stordenti e getti di acqua bollente ad alta pressione.
Quattordici dimostranti sarebbero rimasti seriamente feriti; secondo l'edizione online del quotidiano libico Qurnya, non direttamente legato all'establishment di Gheddafi, alcuni dimostranti avrebbero risposto agli assalti della polizia con spranghe, bastoni e molotov, ma la notizia non trova per ora riscontri altrove. Il romanziere e giornalista Idris al-Mesmari, in conversazione telefonica, avrebbe riportato che gli scontri sarebbero stati innescati da provocatori in abiti civili che si erano mescolati alla folla.
L'origine della protesta é da ricercarsi nell'arresto di Fatih Terbil, procuratore legale incaricato di portare avanti l'azione collettiva delle famiglie di 14 dei prigionieri uccisi il 29 giugno 1996 durante la repressione di una protesta carceraria nella prigione di Abu Salim. Il leader della Jahmahiryia araba, Muammar Gheddafi, non ha mai voluto ascoltare le richieste dei congiunti e lanciare una seria inchiesta sui fatti in questione.
Gheddafi é sempre stato noto per il suo carattere stravagante e mercuriale, tale da far sospettare a volte del suo equilibrio psichico. |
Una foto di dell'ex monarca Idris scattata poco prima della sua morte, avvenuta nel 1983 |
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