mercoledì 20 luglio 2011

La Lega Araba per bocca di Nabil Arabi condanna senza appello la pirateria navale israeliana!

"Condanno con forza questo vero e proprio atto di pirateria in alto mare, condotto dalle forze militari israeliane con la consueta sicumera, derivante dal sostegno, aperto o indiretto, di stati che si dicono difensori del Diritto e della legalità solo e soltanto quando questo fa comodo ai loro interessi di parte"; é stato con queste nette e inequivocabili parole che il neo Segretario della Lega Araba Nabil al-Arabi ha commentato, a una troupe dell'emittente iraniana di lingua inglese PressTV il blocco in acque internazionali dello yacht di solidarietà "Dignité", avvenuto a opera di unità militari israeliane.

"La comunità internazionale, incarnata dal Consiglio di Sicurezza ONU, dovrebbe prendere misure rapide e decisive contro questo atto illegale", ha quindi aggiunto Arabi, notando come da "Dignité" non fosse carica di altro che cibo, farmaci ed attrezzature medicali; ovviamente, é proprio per questo che Tel Aviv l'ha bloccata, atterrita dall'idea che anche un piccolo quanto di conforto potesse raggiungere l'inferno di Gaza, strangolata dallo shylockiano assedio sionista.

La nave si era sottratta al colpo di mano con cui il Governo greco, capitolando ai ricatti della lobby filosionista internazionale, ha venduto la propria dignità per il biblico (é proprio il caso di dirlo) "piatto di lenticchie", accettando di subordinare la propria sovranità nazionale ai desideri di uno stato-canaglia, estendendo l'occupazione israeliana in territorio ellenico.
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