domenica 17 luglio 2011

Saleh passa in esilio il trentatreesimo anniversario della sua ascesa al potere!


Sarà un mesto trentatreesimo anniversario quello che Ali Abdullah Saleh passerà in Arabia Saudita, dove si sta riprendendo dalle gravi ferite sostenute a giugno quando il suo palazzo di Sanaa é stato violato da un attentato esplosivo che lo ha lasciato ustionato e trafitto da schegge e frammenti di legno; era infatti il luglio del 1978 quando l'ex-Maggiore dell'Esercito nordyemenita venne nominato Presidente dell'ex Arabia Felix.

Intanto, nel più totale silenzio dei media asserviti agli interessi sionisti e americani, enormi folle si sono radunate a Sanaa e Ta'izz (città di cui Saleh fu governatore militare prima della sua 'scalata al successo') per chiedere le dimissioni di quanti continuano a governare il paese in vece dell'autocrate esiliato e la transizione a un sistema democratico.

Nonostante la totalità della popolazione abbia ormai in odio Saleh e il suo regime nessun paese occidentale si é azzardato a chiedere un passo indietro all'ex-uomo forte di Sanaa, che ha sempre garantito la più abietta sottomissione ai desiderata di Usa e Israele. Tanto basta per avere la "patente" di "solido e affidabile democratico" da parte degli ipocriti governanti occidentali.
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