martedì 19 luglio 2011

44 manifestanti egiziani entrano in sciopero della fame per protesta contro le pratiche della giunta militare!



Sono 44 i manifestanti egiziani che hanno deciso di privarsi del cibo come misura di protesta contro i sommari processi delle corti militari (istituite secondo le 'leggi d'emergenza' volute da Mubarak e non mandate in pensione con la sua uscita di scena) con i quali, al contrario di boiardi e mazzettari di Stato, le autorità militari "di transizione" (o di 'conservazione'?) stanno giudicando i cittadini arrestati e messi in prigione durante le settimane di protesta di gennaio e febbraio, che culminarono nelle dimissioni dell'ex autocrate del Cairo.

Rafaat Ghanem, giornalista, dichiara: "Siamo in sciopero della fame perché vogliamo il bene del Paese, vogliamo un dialogo onesto e costruttivo tra la giunta di transizione e le forze politiche e quelle della società civile", gli fa eco un altro scioperante: "Abbiamo iniziato il nostro digiuno oltre una settimana fa; la reazione della giunta? Nessuna, come se non si curassero delle nostre istanze!".

I quarantaquattro digiunanti hanno giurato di continuare con la loro protesta fino a un cenno significativo della Giunta di Transizione o del Governo ad Interim. Il numero degli Egiziani che si stanno mobilitando contro le autorità provvisiorie, giudicate timide ed eccessivamente caute nell'avvio del processo di democratizzazione del paese, sta costantemente aumentando.
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