venerdì 23 dicembre 2011

Hamas e Jihad Islamica entrano nell'OLP i tempi dell'egemonia di Fatah sono ormai ufficialmente finiti!


Si é svolto un rapido e segretissimo vertice al Cairo, nella giornata di ieri, tra dirigenti di Fatah e delle fazioni minoritarie dell'OLP, durante il quale é stato formato un apposito comitato con lo scopo di includere il Movimento musulmano Hamas e l'Organizzazione per la Jihad Islamica in Palestina nella storica organizzazione di liberazione, da cui finora le due forze erano sempre rimaste escluse, pur essendo la prima l'organizzazione politica vincitrice a maggioranza assoluta delle ultime elezioni politiche e la seconda una forza che, pur non potendo rivaleggiare con Hamas o Fatah, ha visto negli ultimi vent'anni crescere costantemente il proprio seguito e la propria importanza,

Del Comitato, si é venuti a sapere a vertice concluso, farà parte ufficialmente Khalid Mishaal, leader supremo di Hamas e la sua prima riunione é stata fissata per il prossimo 15 gennaio. Uno dei partecipanti al vertice ha rivelato (pur volendo mantenere l'anonimato) che Mishaal ha personalmente detto ad Abbas che: "Hamas in questo momento vuole concentrarsi sulla resistenza pacifica e sulla creazione di un consenso internazionale attorno ai Diritti del popolo di Palestina, lasciando le attività armate in secondo piano e solo come strumento di risposta a eventuali attacchi e provocazioni sioniste".

Azzam al-Ahmad, esponente di spicco di Fatah ha detto: "Questo é il primo e più importante frutto, finora, della riconciliazione; ormai il processo é stato messo in moto e non é più possibile farlo tornare indietro, da qui in oltre possiamo soltanto fare passi aventi". Sconcertate e inconsulte, come al solito, le reazioni di parte sionista. Dimostrando come debole e senza polso sia la leadership di Benji Netanyahu non solo sul suo Esecutivo di Ultradestra, ma persino sui suoi stessi compagni di partito, appena le prime notizie in merito all'accordo Hamas/Jihad/OLP si sono diffuse nel regime ebraico ogni ministro, sottosegretario e generale che avesse accesso a un microfono o a un outlet mediatico si é affrettato a rilasciare dichiarazioni incendiarie e caotiche, che bene danno la misura dell' "ognuno per sé" che ha libero corso nella compagine di 'Governo' di Tel Aviv.

Palma dell'imbecillità questa volta va a buon diritto a Yisrael Katz, Ministro dei Trasporti, che, anziché dedicarsi alle incombenze del suo dicastero ha pensato bene di invitare il Governo ad "annettere immediatamente" la West Bank e la Striscia di Gaza, lanciandovi nel contempo una campagna militare di repressione. Proprio una dichiarazione...del Katz!

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