mercoledì 18 aprile 2012

Il Ministro della Difesa iraniano dichiara: "Il nostro Bavar-373 rende totalmente inutile l'acquisto degli S-300 russi!"


 Il Ministro della Difesa della Repubblica Islamica dell'Iran, Brigadier Generale Ahmad Vahidi ha dichiarato che negli ultimi 5 anni la produzione di un sistema antiaereo totalmente nazionale in grado di prendere il posto delle batterie russe S-300 ha dato "risultati incredibilmente soddisfacenti" colmando quella che poteva diventare una preoccupante lacuna nello schermo antiaereo posto a protezione delle infrastrutture sensibili del paese, a partire da impianti e installazioni del programma nucleare.

Parlando a una cerimonia compresa nel programma di celebrazioni per la Giornata Nazionale delle Forze Armate a Teheran il Ministro Vahidi ha dichiarato che la produzione del sistema indigeno denominato "Bavar-373" (dal persiano per 'Fede, Credenza') é in corso e tutti i test finora effettuati hanno dato risultati più che positivi. Ulteriori ragguagli sulle capacità di questo sistema antiaereo verranno rivelati nei prossimi mesi.

Il Vicecomandante della Base di Difesa Aerea di Khatam al-Anbiya, Generale Shahrok Sharram aveva dichiarato nell'ottobre 2011 che, dopo il collasso delle trattative per la fornitura di batterie antiaeree russe S-300 l'Organizzazione delle Industrie della Difesa aveva lanciato, oltre a un progetto di potenziamento dei sistemi S-200 già in uso in tutto il paese un programma di sviluppo di un'alternativa nazionale basandosi sull'esperienza del personale formatosi in Russia per operare gli S-300, su alcuni esemplari dello stesso acquistati segretamente in Bielorussia e su piani e progetti acquisiti indipendentemente grazie agli sforzi dei servizi segreti.

Il risultato é stata la nascita di 'Bavar' che, integrato con gli stessi radar usati dagli S-300 (modelli 'Nebo' -foto sotto- e '64N6' -foto sopra- per la ricerca rispettivamente VHF e 3d), é in grado di fornire prestazioni identiche nel contrasto a incursori a bassa segnatura ('stealth'), missili da crociera e missili balistici ben superiori a quelle fornite dai 'Patriot 3' statunitensi o dai più volte annunciati e mai sperimentati modelli israeliani, ('Arrow', 'Magic Wand' e via discorrendo...) costantemente piagati da mancanza di fondi, test fallimentari e continui rinvii.

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2 commenti:

  1. Complimenti ai progettisti iraniani maestri dell'ingegneria reversibile!
    Ma che birichini i fratelli Bielorussi! Hanno venduto a NOSTRA INSAPUTA un po di roba alla Repubblica Islamica Iraniana.
    Cosa frega sempre i sionisti è la loro faccia tosta "chupza" e la loro ingordigia, ci hanno fatto un POCO incazzare nell'agosto del 2008 quando il mangiacravatte georgiano ha colpito di notte Tiksvali con obici israeliani ... assassinando 40 militari russi della forza di pace congiunta CSI.
    Prima o poi Kazzavili la cravatta se la ritroverà intorno al collo.
    Orso incazzato sionista ripagato.
    Ivan
    P.S. Notizia divertente
    Il governo indiano ha incamerato 70 milioni di dollari di garanzia della israeliana IMI per pratiche commerciali scorrette (tangenti) e l'ha espulsa dal mercato indiano per 10 anni.

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    1. Abbiamo letto della sanzione all'IMI stavamo quasi per realizzare un articolo in merito, ma abbiamo preferito questo argomento...;D

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