martedì 19 marzo 2013

Il vicesegretario di Hezbollah esprime solidarietà ai sunniti per il codardo attacco ai due sceicchi!

Il Vicesegretario del movimento libanese Hezbollah, Sceicco Naim Qassem, ha echeggiato le parole del vertice del suo partito e di quello dell'altra principale formazione sciita, Amal, nel condannare senza mezzi termini l'aggressione recentemente patita dai due religiosi sunniti del 'Dar el-Fatwa', Sceicchi Mazen Hariri e Ahmed Fakhran, sorpresi mentre attraversavano il quartiere di Khandaq al-Ghamiq da una torma di giovani drogati che li hanno aggrediti e percossi.

Le dichiarazioni dei partiti sciiti sono state apprezzate dal capo del 'Dar el-Fatwa' il Gran Mufti sunnita Mohammed Qabbani, che ha correttamente individuato dietro l'increscioso episodio il tentativo di far lievitare la tensione settaria tra sunniti e sciiti. Il Gran Mufti recentemente ha preferito ritirarsi dall'amministrazione quotidiana dell'influente organizzazione sunnita che presiede, si dice per sottrarsi al 'pressing' di quelle figure che vorrebbero mobilitare anche gli strati non-estremisti della setta a favore dei terroristi wahabiti presenti in Siria.

Ovviamente, per screditare la politica moderata e di 'non-intervento' nelle faccende siriane propugnata da Qabbani niente "di meglio" (nell'ottica distorta degli amici dei terroristi) che riportare il Libano indietro di 30 anni al periodo delle rivalità etniche e religiose interne che contraddistinsero i periodi più bui della Guerra Civile del 1975-1990. "Non dobbiamo permettere a chi vuole manipolarci di raggiungere il proprio obiettivo" ha dichiarato il Gran Mufti Qabbani augurandosi che non solo i responsabili materiali dell'agguato ma chiunque vi sia dietro, vengano presto identificati e puniti.

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