giovedì 21 marzo 2013

Mentre Samir Issawi langue ancora nelle galere sionaziste Sharawna a Gaza riceve la visita della madre!

Il detenuto politico palestinese Samir Issawi, sull'orlo della morte a causa del suo prolungato sciopero della fame, é stato giudicato dai medici del carcere sionazista nella cui clinica si trova ricoverato, come troppo debole ed esausto per poter assistere alla prevista udienza durante la quale il suo caso (di detenuto rilasciato nell'ambito della trattativa indiretta con Hamas lo scorso autunno, poi illegalmente ri-arrestato dal regime ebraico) sarebbe stato rivisto e aggiornato, ma l'udienza si terrà comunque in sua assenza.
 Invece Ayman Sharawna, recentemente rilasciato in cambio del suo trasferimento coatto a Gaza per 10 anni, ha potuto finalmente ricevere la visita di sua madre, Laila Ghannam, la quale, per solidarietà con suo figlio, si era a sua volta sottoposta a uno sciopero della fame che l'aveva costretta al ricovero in ospedale. Anche Sharawna, esattamente come Issawi, era stato illegalmente ri-arrestato dalla polizia sionista alcuni mesi dopo il proprio rilascio. Anche da qui si vede con evidenza come sia impossibile imporre a Tel Aviv il rispetto della parola data se non si ha un leverage di forza da usare come pegno; anche per questo in una recente dichiarazione Sharawna ha invitato la Resistenza palestinese a catturare "molti altri" soldati sionisti da tenere come ostaggi all'uopo.

2 commenti:

  1. La dolcissima Signora Laila Ghannam merita tutte le nostre preghiere alla Madonna di Kazan, nostra mamma celeste.
    Ivan

    RispondiElimina
  2. L'immagine di una madre che accudisce il figlio é sempre la più bella e dolce visione che si possa avere!

    RispondiElimina