In una conferenza stampa ufficiale il Ministro degli Interni libanese Nuhad al-Mashnouq ha comunicato che tutti i fermati nella giornata di ieri sono stati ufficialmente accusati per l'attentato terroristico di giovedì sera nella zona di Burj al-Bajraneh, a Beirut Sud e che altri tre individui sono stati arrestati grazie alle rivelazioni dei primi sei indagati.
La cellula del terrore era formata da due Libanesi e sette individui con documenti falsi ma che probabilmente sono di nazionalità siriana e, a quanto rivelato dagli arrestati, aveva come obiettivo primario l'Ospedale di Al-Rasoul al-Azam. Solo l'imponente schieramento di forze di sicurezza intorno alla struttura ha fatto desistere gli attentatori suicidi che si sono così rivolti verso la zona di Ain Sikkeh, tra una moschea e un centro commerciale.
I terroristi agivano da due appartamenti, uno proprio nel quartiere di Burj al-Bajraneh, e l'altro nella zona di Ashrafiyeh, dove si trovava il laboratorio usato per confezionare i "gilet esplosivi" usati nell'attentato. Il Ministro Al-Mashnouq ha promesso che le forze di intelligence, polizia e sicurezza militare manterranno alta la guardia contro possibili nuovi attentati e ha anche lodato il recente appello all'unità nazionale e alla stabilità lanciato dal Segretario Generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, subito dopo la strage.
Nessun commento:
Posta un commento