Ancora una volta siamo in grado di offrire al nostro affezionato pubblico un preciso e costante aggiornamento sugli eventi in Siria comunicando che il quadrimotore jet Beriev A-50 (versione 'radar volante' del celebre Il-76) delle Forze Aerospaziali della Repubblica Russa continua regolarmente a operare in Siria.
L'A-50 permette ai Russi (e di concerto ai Siriani) di essere informati sulla presenza di qualunque potenziale bersaglio aereo da Tel Aviv a oltre il confine turco...se poi oggetti volanti si trovano entro 300 Km dai suoi sensori essi sono praticamente già abbattuti, non importa quali o quante contromisure cerchino di mettere in gioco.
Siccome tutti gli aerei siriani sono di origine sovietica e russa, l'intera flotta aerea di Damasco può interfacciarsi con esso e venire guidata a bersaglio e godrere di una impareggiabile visione tattica del proprio spazio aereo e dei suoi dintorni.
Nel caso di (a dire il vero ormai improbabili) nuovi attacchi occidentali contro obiettivi siriani, l'A-50 può registrarne ogni fase e produrne prove dettagliate e incriminanti, da usare nelle appropriate sedi internazionali.
" l'A-50 può registrarne ogni fase e produrne prove dettagliate e incriminanti, da usare nelle appropriate sedi internazionali."
RispondiEliminae chi se ne frega (purtroppo) di queste fantomatiche sedi internazionali
Trump ha lanciato contro uno sovrano (e senza dichiarazione di guerra) quale la Siria 59 cruise.
qualche sede internazionale ha fiatato?
...tutti coloro che hanno un minimo di istruzione militare sanno che ormai quell'episodio è da annoverare tra le figure di M. più epiche della storia. Di quei 59 missili ne sono arrivati una decina, di cui uno nel perimetro della base... meglio fare finta di nulla e passare oltre, ma hanno capito che le contromisure sono quasi impenetrabili. ci penseranno bene la prossima volta...
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