venerdì 23 giugno 2017

Truppe siriane avanzano nel Governatorato di Deir Ezzour puntando su Albukamaal!

Cinque giorni fa le truppe siriane avanzando dal Badia al-Sham entravano nella Provincia di Deir Ezzour da Sud.

Adesso possiamo confermare che una nuova avanzata é in corso e sta puntando dritta verso la stazione di pompaggio T-2 dell'Oleodotto Bagdad-Latakia e verso lo strategico varco di confine di Albukamaal.

Esso é un punto nodale della frontiera Siro-Irakena e la sua riconquista suonerà come una campana a morto per l'ISIS.

Secondo informazioni che ci arrivano praticamente in tempo reale le truppe siriane stanno marciando lungo il Wadi al-Waer, avrebbero già conquistato la diga che sorge lungo di esso e si stanno preparando ad avvolgere la stazione di pompaggio T-2 da Sud.

4 commenti:

  1. è vera la notizia del sito militare sionista Debka, secondo cui la Russia starebbe allestendo una base militare di fronte a quella americana di al-Tanf?

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    1. Probabile e verosimile. Come deterrente per gli americani e come base di proiezione per dare supporto alle operazioni sull'eufrate dell'esercito siriano

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  2. Io so che 'debka' è un sito di disinformazione...poi boh, due volte al giorno gli orologi rotti dicono l'ora esatta...

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    1. A Suleiman Kahani, ottima questa degli orologi.

      Riguardo all'avanzamento su Al-Bukamal (varco di confine), se effettuato in concomitanza dagli irakeni sul loro varco di Al_Qa'in, come detto da lei, sarebbe un corpo gravissimo, su chi specula di poter dividere la Siria. Siria da poter dividere in almeno due entità, sull'Eufrate, inoltre la zona è ricca di petrolio, necessario per la ricostruzione.

      N.B. Quella dei giacimenti di gas e petrolio, a mio giudizio è una cosa molto importante; infatti a guerra finita (o quando il fronte è sicuro e distante), una volta riattivati i pozzi di tetrolio e gas, questi posso essere ricollegati a Homs e Aleppo, con la rimessa in funzione delle raffinerie, e ricostruzione delle industrie e esportazioni petrolifere (come prima del 2011). Si noti che il riavvio dei pozzi e delle raffinerie, con le industrie connesse, richiederà decine di migliaia di persone (oltre a tecnici qualificati), e questo sarà un incentivo al ritorno dei Siriani.

      Marcus Claudius Marcellus

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