venerdì 10 dicembre 2010
"A diciannove anni sono stato rinchiuso ad Auschwitz, oggi lotto per i diritti della Palestina"
"Avevo nove anni quando Adolf Hitler salì al potere in Germania ... sono stato rinchiuso ad Auschwitz quattordici mesi e ho imparato molte cose sulle dottrine degli Stati fascisti...
...la più grande lezione che mi insegnò quella tragedia fu che chiunque appartenesse al popolo ebraico non avrebbe mai, mai dovuto ripetere, su altri, i comportamenti che i nazisti scatenarono contro di noi..
...quello che sta accadendo oggi in Israele, nei confronti dei Palestinesi, é l'esatto opposto, l'esatto opposto di quel che ho imparato ad Auschwitz! Ovviamente a ruoli rovesciati...i Palestinesi sono trattati come pidocchi, come subumani...ci si riferisce a loro, con parole, che ho sentito pronunciare dal Capo di Stato Maggiore dell'esercito israeliano...che li chiamava 'crescite cancerose'...questo é esattamente lo stesso linguaggio che usavano verso di me i nazisti, quando ero bambino e Hitler era al potere...
...quando i nazisti sterminarono gli Ebrei nelle camere a gas, il mondo restò in silenzio...ed è in silenzio anche adesso che gli Ebrei israeliani perseguitano, umiliano i Palestinesi ed espropriano e rubano la loro terra...io voglio svegliare il mondo, perché ogni critica alle disumane e ignorbili e razziste politiche di Israele contro i Palestinesi e soffocato, é reso difficile dal terribile trucco, che per me, sopravvissuto dell'Olocausto, é un vero e proprio CRIMINE, messo in atto dalla propaganda israeliana e filoisraeliana, che postula che ogni critica a Israele sia antisemita...il mio principale compito, in questo scorcio finale della mia vita, é di mostrare che IO SONO EBREO E SONO CONTRO ISRAELE, perché quello che sta facendo Israele non é 'costruire uno Stato ebraico', ma anzi, devastare e distruggere l'eredità culturale ebraica e il grande contributo che il popolo Ebreo ha dato alla Storia e al progresso dell'Umanità".
Hajo Meyer, 86 anni, sopravvissuto ad Auschwitz e attivista filopalestinese.
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c'è poco da aggiungere,ma temo che la semplice critica dell'operato di Israele sia insufficiente a portare la pace da quelle parti:ho già scritto che occorre buona volontà da ambedue le parti ,perchè oggi in un modo o l'altro sbagliano tutti e due!
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