Il sistema tributario canadese attualmente finanzia gli insediamenti ebraici illegali, ma il Governo conservatore dice che non c'é nulla da fare al riguardo. Nel giugno del 2010 l'attivista Dan Maitland spedì una email al Ministro degli Affari Esteri Lawrence Cannon concernente "Canada Park", un progetto della sezione canadese del Fondo nazionale ebraico, l'agenzia parastatale israeliana incaricata di cancellare dal paesaggio ogni traccia della Storia degli originali abitanti della Palestina; 'Canada park' dovrebbe essere realizzato su terre occupate con l'aggressione militare a tradimento del 1967 e per la sua realizzazione i villaggi palestinesi di Beit Nuba, Imwas e Yalu sono stati già demoliti.
Poche settimane addietro Maitland ha ricevuto una replica da Keith Ashfield, Ministro delle Tasse (foto sopra), che si é rifiutato di discutere i particolari del caso, fornendo invece 'informazioni generali sui rapporti tra le agenzie di opere caritatevoli registrate e progetti in corso nei territori occupati'; in essa Ashfield ha avuto l'impudenza di scrivere che il fatto che alcune di esse siano coinvolte nella realizzazione di progetti nei territori palestinesi occupati non é pregiudizievole per il mantenimento del loro status di opere di beneficenza.
Questo vuol dire che organizzazioni caritatevoli canadesi possono apertamente e senza timor di conseguenze raccogliere fondi per attività che lo stesso Governo di Ottawa ritiene illegali a norma della legge internazionale vigente, e non solo, esse possono perfino chiedere allo stesso Governo di diventare loro complice tramite lo sconto del 30% dei crediti di imposta per le donazioni. Per giustificare la posizione del Governo Ashfield ha citato una sentenza d'appello emessa nel 2002 da una Corte federale, che sentenziò in favore di una organizzazione ebraica.
Milioni di dollari canadesi sono stati investiti nel progetto di colonizzazione e sradicamento dei Palestinesi e questo trend va avanti almeno dal 1997, quando il tributarista David Drache attirò per la prima volta l'attenzione sull'operato delle organizzazioni canadesi coinvolte in progetti di esproprio e annessione di territori al di là della "Linea Verde". Nei tardi anni '90 l'associazione dei coloni Ebrei ultranazionalisti Yesha raccoglieva in canada oltre 700.000 dollari l'anno. A metà del decennio il criminale di guerra Ariel Sharon ricevette da organizzazioni ebraiche oltre un milione di dollari da investire nelle colonie illegali e, prima del 2000 la Fondazione Press raccoglieva oltre 5 milioni di dollari l'anno per l'annessione e la colonizzazione delle alture del Golan e della cittadina palestinese di Hebron.
Questi due li hanno mandati in Canada di sicuro... |
Vorremmo sapere se fra i critieri di 'merito' secondo i quali i membri delle forze armate più im-morali del mondo ricevono i loro viaggi-premio e le altre prebende Made in Canada vengano conteggiati il numero di bambine palestinesi uccise mentre comprano dolci, il numero di contadini palestinesi freddati mentre lavorano i loro campi, il numero di vecchi palestinesi massacrati mentre dormono nei loro letti.
E, mentre é perfettamente legale e persino deducibile dalle tasse aiutare e premiare le SS del ventunesimo secolo impegnate nei loro crimini di genocidio, persecuzione e pulizia etnica, lo stesso Stato canadese impedisce ai suoi cittadini di contribuire a un ospedale gestito dal legittimo Governo di Hamas e operante sotto monitoraggio e controllo internazionale.
Il Governo di Ottawa rende facile il percorso di chi voglia foraggiare e ingrassare i persecutori e gli sterminatori, mentre rende tortuoso e difficile il sentiero di chi voglia alleviare le sofferenze dei perseguitati e delle vittime...ogni cittadino canadese dotato di coscienza e di normali sentimenti umani dovrebbe mobilitarsi, protestare e domandare cambiamenti di questa politica opportunistica, ipocrita, vigliacca e soprattutto ingiusta.
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